Protezione civile: Draghi nomina Fabrizio Curcio al posto di Borrelli
Un ritorno per l’ex braccio destro di Franco Gabrielli, dopo l’addio nel 2017
La telefonata è arrivata ieri mattina da un alto dirigente di palazzo Chigi. Per Angelo Borrelli termina l’esperienza di capo della Protezione civile. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, non lo ha confermato e ha nominato il suo successore, Fabrizio Curcio. Un ritorno: il nuovo numero uno di via Ulpiano è già stato alla guida della Protezione civile dal 2015 al 2017. Draghi in una nota ha espresso « i ringraziamenti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni » a Borrelli. Originario della provincia di Latina, 56 anni, da oltre vent’anni in Protezione civile, ha scalato tutti i gradini della carriera fino al vertice. Designato nel 2017 da Paolo Gentiloni e poi confermato due volte da Giuseppe Conte. Aveva dato il cambio proprio a Curcio, costretto a lasciare per gravi motivi personali per fortuna poi risolti. Ora torna in panchina in attesa di un nuovo incarico. Curcio rientra in campo dopo aver guidato il dipartimento « Casa Italia » della presidenza del Consiglio. Ingegnere, 56 anni, funzionario dei Vigili del fuoco affronta il terremoto di Umbria e Marche nel 1997. Un’esperienza al Sisde ( oggi Aisi, agenzia informazioni e sicurezza interna) poi approda alla Protezione civile con Guido Bertolaso. E cresce di ruolo e responsabilità quando Franco Gabrielli lascia la prefettura de L’Aquila e sostituisce Bertolaso. L’ex capo della Polizia lunedì giurerà come sottosegretario con delega alla sicurezza della Repubblica. Tra Curcio e Gabrielli il lavoro a via Ulpiano è stato continuo. Braccio destro di Curcio, poi capo ufficio Emergenze e oggi dirigente di prima fascia a palazzo Chigi al Servizio civile universale, è stata Titti Postiglione, dal 2017 sposa di Gabrielli. Per Curcio adesso si tratta di affrontare la priorità delle priorità: il piano vaccini ( si veda articolo sotto). Compiti e funzioni spostati dalla Protezione civile al commissario Domenico Arcuri potrebbero tornare in parte a via Ulpiano. Lo stesso Arcuri è in attesa di essere confermato da Draghi alla scadenza dell’incarico il 30 aprile. Ma la sostituzione di Borrelli potrebbe essere un campanello di allarme.