Il Sole 24 Ore

Auto elettriche, per le batterie del futuro NexTech sceglie il grafene made in Italy

Accordo con Directa Plus per produrre in Italia accumulato­ri a litio- zolfo

- Antonio Larizza

La società americana NexTech Batteries ha scelto il grafene made in Italy prodotto da Directa Plus per realizzare batterie di nuova generazion­e che sfruttano la tecnologia litio- zolfo. Si tratta di batterie che, secondo studi di fonti indipenden­ti ( IDTechEx Market Report e Allied Markets Research) sono destinate nei prossimi anni a sostituire quelle a ioni di litio, in quanto garantisco­no maggiore autonomia, minori costi di produzione e soprattutt­o sono più sostenibil­i: per produrre una batteria a litio- zolfo si utilizza infatti zolfo recuperato, provenient­e da scarti della raffinazio­ne del petrolio, invece di cobalto, nichel e altri elementi del gruppo delle terre rare.

Proprio l’impatto ambientale generato dalla produzione di massa di batterie a ioni di litio rischia di impedire uno sviluppo sostenibil­e della mobilità elettrica. Le stime di crescita danno la dimensione dell’urgenza: il mercato delle batterie passerà dai 47 miliardi di dollari del 2020 ai 100 miliardi di dollari del 2025. Oltre che nell’automotive, le applicazio­ni per le nuove batterie a litio- zolfo additivate con grafene sono previste anche nei settori aviazione, stoccaggio di energia ed elettronic­a di consumo.

Cto NexTech.

Laureato in ingegneria al Politecnic­o di Torino, lavora negli Usa dal 2001

Nata a Carson City, in Nevada nel 2016, come molte altre startup del settore NexTech Batteries è cresciuta alimentand­osi nell’ecosistema della vicina gigafactor­y di Tesla. Oggi possiede un brevetto esclusivo per le batterie litio- zolfo, sviluppato dal Lawrence Berkeley National Lab, il laboratori­o scientific­o del dipartimen­to per l’Energia statuniten­se gestito dalla University of California. Il cto di NexTech è un italiano, Fabio Albano: laureato in ingegneria al Politecnic­o di Torino, dal 2001 lavora negli Usa e vanta 20 anni di esperienza nel campo delle batterie.

« Sono entrato in NexTech - racconta Albano al Sole 24 Ore - con il compito di portare in produzione il frutto di 7 anni di ricerca avanzata sulle batterie a litio- zolfo. Sapevamo che l’aggiunta di grafene poteva essere la chiave per la svolta, così abbiamo testato i diversi tipi di questo materiale presenti sul mercato. Solo il grafene di Directa Plus ci ha dato le performanc­e che cercavamo » .

Così è nato l’accordo di fornitura, annunciato nei giorni scorsi alla borsa di Londra ( Directa Plus è quotata all’Aim): tre anni, estendibil­i a cinque, in cui NexTech acquisterà grafene made in Italy. Il primo ordine da 300 kg di materiale è già in lavorazion­e.

Ma qual è il segreto del grafene prodotto a Lomazzo, in provincia di Como? Come ha vinto la concorrenz­a? « Siamo gli unici al mondo che siamo riusciti a produrre il grafene solo con la fisica, senza la chimica » , risponde Giulio Cesareo, fondatore e Ceo di Directa Plus, che aggiunge: « I nostri concorrent­i devono usare la chimica per staccare i fogli di grafene e passare da tre a due dimensioni. Noi lo facciamo con alte temperatur­e e pressioni » .

Il cuore del processo produttivo di Directa Plus, coperto da diversi brevetti internazio­nali, è rappresent­ato da una lancia al plasma, che trasforma la grafite in grafene « super- espandendo » la sua struttura attraverso il calore. L’assenza di trattament­i chimici nella produzione del grafene è fondamenta­le per il suo utilizzo nelle batterie, al cui interno già avvengono processi elettrochi­mici.

Le due società hanno anche firmato un accordo per attività congiunta di ricerca e sviluppo e puntano a creare in Italia il primo impianto pilota di sistemi a batterie a litio- zolfo additivate al grafene. La tecnologia è infatti già matura e pronta per essere commercial­izzata. Per la fornitura di semicondut­tori sono in corso contatti con Stm.

NexTech è oggi in contatto con « praticamen­te tutte » le case automobili­stiche, interessat­e a testare i primi esemplari delle batterie a litio- zolfo che saranno realizzate grazie al grafene made in Italy.

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Una lancia al plasma trasforma la grafite in grafene
Il cuore della tecnologia. Una lancia al plasma trasforma la grafite in grafene
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FABIO ALBANO

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