Il Sole 24 Ore

Iag, rosso record da 7,43 miliardi Bruciati 185 milioni a settimana

Nessuna guidance, il titolo corre sulla speranza di voli in ripresa verso la Spagna

- Mara Monti

Un’altra perdita eccezional­e, quella messa a segno dalla holding IAG che controlla le compagnie British Airways, Iberia, Air Lingus e Vueling. Nell’anno del Covid il rosso di bilancio si è chiuso a 7,43 miliardi di euro e il fatturato in calo del 69% a 7,8 miliardi di euro in linea con altri gruppi europei, come Air France- KLM che ha chiuso un anno da dimenticar­e con una perdita di 7,1 miliardi di euro.

Il nuovo ceo, lo spagnolo Luis Gallego, ha riposto le speranze nella ripresa del traffico durante la stagione estiva, ma nel frattempo il gruppo non è stato in grado di fornire una guidance per fine anno, limitandos­i a dire di aspettarsi di volare soltanto al 20% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019. In Borsa il titolo ha guadagnato il 4,5 per cento. L’ottimismo del ceo è legato alla potenziale ripresa del traffico verso la Spagna ( e quindi di Iberia), una delle mete vacanziare più gettonate una volta che le restrizion­i dovessero essere cancellate. Da notare che la stessa Spagna, a differenza di molti paesi europei, non ha adottato la misura della quarantena per chi arriva nel paese. Un ottimismo sostenuto dal piano del governo inglese a favore di un ritorno alla normalità per i voli all’estero a partire da maggio che ha accelerato le prenotazio­ni anche per British Aitways.

Resta l’interrogat­ivo su che cosa succederà ai vettori specializz­ati nelle rotte a lungo raggio che hanno subìto un forte impatto dalla crisi per i quali la stessa Iata prevede che alcuni mercati interconti­nentali potrebbero richiedere anni per riprenders­i. Per il settore IAG auspica l’adozione dei cosiddetti passaporti sanitari Covid per stimolare una ripresa più rapida a cominciare da chi è stato vaccinato.

Il gruppo di compagnie aeree sta bruciando 185 milioni di euro a settimana e ha a disposizio­ne 10,3 miliardi di euro di liquidità per sopravvive­re al crollo del numero di passeggeri. Lo scorso autunno il gruppo ha raccolto 2,75 miliardi di euro dagli azionisti e ha chiesto supporto al governo. Tuttavia, la corsa alla raccolta di liquidità ha indebitato fortemente la società: alla fine del 2020 l’indebitame­nto netto si è attestato a 9,8 miliardi di euro, in aumento di quasi il 30% rispetto all’anno precedente.

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