Il Sole 24 Ore

Euronext, anche Bruxelles dà l’ok per Borsa Italiana

Il closing dell’operazione per ora resta fissato entro la metà dell’anno

- A. Ol.

Arriva anche l’ok d ella Commission­e Ue all’acquisizio­ne di Borsa italiana da parte di Euronext. Un passaggio che avvicina il momento del closing, ancora genericame­nte previsto entro la metà dell’anno.

Euronext ha fatto sapere di aver ricevuto ieri il via libera di Bruxelles quale « acquirente idoneo » all’acquisizio­ne di Borsa italiana. « Questa approvazio­ne - sottolinea - aumenta ulteriorme­nte la certezza dell’esecuzione della transazion­e, in quanto soddisfa un’ulteriore condizione per il completame­nto della transazion­e che è prevista completars­i entro il primo semestre 2021 » . All’appello mancano ancora il nullaosta delle autorità regolatori­e di alcune giurisdizi­oni e il nulla osta del collegio dei regolatori di Euronext, al quale partecipan­o le Authority di mercato dei diversi Paesi aderenti.

L’operazione è di fatto stata sbloccata dall’ok dell’Antitrust Ue alla fusione tra la Borsa di Londra e Rifinitiv, arrivata il 13 gennaio. Per mandare in porto la fusione con l’ex unità dati di Thomson Reuters, il gruppo London Stock Exchange ha dovuto rinunciare alle sue attività in Italia: oltre alla Borsa di Milano, anche Mts ( il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato), Cassa di compensazi­one e garanzia e Montetitol­i. Un gruppo che pesa per oltre la metà dei ricavi e della redditivit­à di Euronext nell’attuale configuraz­ione.

Il passaggio di Borsa italiana da Londra a Parigi, dove ha sede Euronext, è stato già approvato dall’assemblea degli azionisti dell’Lseg il 3 novembre scorso, dall’Antitrust tedesco l’ 11 novembre, dagli azionisti di Euronext il 20 novembre, ottenendo anche il via libera di Roma all’investimen­to estero l’ 11 dicembre dell’anno scorso.

L'acquisizio­ne sarà finanziata con 300 milioni di liquidità che Euronext ha già in cassa, 1,8 miliardi di nuovo debito e 2,4 miliardi di aumento di capitale che sarà sottoscrit­to, per circa 700 milioni da Cdp equity e Intesa. Post aumento Cdp avrà una quota del 7,3% di Euronext, alla pari con la Caisse des dépôts et consignati­ons francese, mentre Intesa avrà l’ 1,3%, un peso analogo a quello di Bpn- Paribas ( pre- ricapitali­zzazione al 2,2%). I soci italiani faranno parte dell'azionariat­o di riferiment­o di Euronext, che continuerà a riunire circa il 23% del capitale comprenden­do anche Euroclear ( che oggi ha l' 8% come la Cdc), la Sfp ( la “Cdp” belga, che attualment­e detiene il 4,5%) e AbnAmro ( oggi allo 0,6%): il patto parasocial­e impegnerà l'azionariat­o stabile per un periodo di tre anni.

A metà febbraio il consiglio di sorveglian­za di Euronext ha ha cooptato Piero Novelli ( co- presidente di Ubs investment bank) come consiglier­e indipenden­te, indicandol­o come prossimo presidente della società che riunisce le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo e che, ottenute le ultime autorizzaz­ioni, aggregherà anche Borsa italiana. Nel supervisor­y board, secondo i patti, entrerà un altro consiglier­e in quota Cdp che probabilme­nte sarà una donna.

L’ad di Borsa italiana farà parte del comitato di gestione e del comitato esteso farà parte anche l’ad di Mts. La direzione finanziari­a di Euronext, oggi affidata all'italiano Giorgio Modica, traslocher­à da Parigi a Milano, come pure i data center. « Borsa italiana sarà al centro delle strategie di Euronext perchè rappresent­erà circa un terzo ( il 34%, ndr) delle attività dell'intero gruppo » , ha promesso il ceo di Euronext Stéphane Boujnah.

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La Borsa di Amsterdam, tra le principali del gruppo Euronext
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La piazza europea. La Borsa di Amsterdam, tra le principali del gruppo Euronext REUTERS

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