Michel: la Ue più forte rafforza anche la Nato
I Ventisette hanno discusso ieri qui a Bruxelles, nella seconda giornata di un vertice in teleconferenza, come declinare l’autonomia strategica anche in campo militare e non solo economico, rilanciando il ruolo delle cooperazioni strutturate e permanenti. L’Unione europea sa di dover fare un salto di qualità anche in questo ambito, ma è ancora molto divisa su come gestire il rapporto con l’Alleanza atlantica, a cui partecipano 21 Paesi membri.
« Vogliamo rafforzare la capacità dell’Unione di agire autonomamente, con la speranza di essere un partner affidabile per la Nato e per gli Stati Uniti » , ha detto alla fine del summit il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. « La complementarietà » fra le due istituzioni « è la chiave » per capire l’approccio comunitario. « Un partenariato forte richiede partner forti » .
Ha notato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che ha partecipato alle discussioni di ieri tra i capi di Stato e di governo dei Ventisette: « Affrontiamo le stesse minacce » .
Secondo le informazioni raccolte ieri a margine del vertice, tutti i Ventisette sono d’accordo perché l’Unione europea possa agire in modo autonomo anche sul piano militare. Non per altro le cooperazioni strutturate e permanenti si sono moltiplicate in questi ultimi tre anni ( si veda Il Sole 24 Ore del 24 febbraio). Al tempo stesso alcuni Paesi – come le repubbliche baltiche – temono un disimpegno della Nato dall’Europa che possa metterle alla mercé della Russia.
Dal canto suo, il presidente francese Emmanuel Macron ha insistito « sulla necessità per l’Europa di anticipare le nuove minacce, cibernetiche, marittime, spaziali e aeree » .
Il presidente del Consiglio europeo Michel ha confermato che nel marzo del 2022 i Ventisette completeranno una discussione che deve servire a determinare giust’appunto i pericoli nascenti ( Towards a Strategic Compass). La discussione di ieri è giunta mentre l’Unione è alla ricerca di un difficile modus vivendi con la Russia.
Ventisette alla ricerca di un equilibrio tra più autonomia e il legame imprescindibile con l’Alleanza