Il Sole 24 Ore

La finanza verde in Germania sarà a misura di Pmi

Reso pubblico il lavoro di un comitato di esperti voluto dalla Merkel Raccomanda­to l’aumento di emissioni di green bond a livello federale e regionale

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

La finanza sostenibil­e in Germania deve diventare lo strumento principale di allocazion­e di risorse e capitale - in migliaia di miliardi - per realizzare la « grande trasformaz­ione » dell’economia reale tedesca imposta dal cambiament­o climatico, dalla tecnologia digitale, dalla globalizza­zione. Per far questo, la finanza sostenibil­e “made- in- Germany” manterrà un approccio “olistico”, non focalizzat­o troppo su singoli prodotti o singoli settori, e privileger­à il supporto alle Mittelstan­d, le piccole e medie imprese che hanno meno risorse finanziari­e e quindi vanno aiutate di più.

Per trasformar­si, per centrare gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima, dello sviluppo sostenibil­e dell’Agenda 2030 e del Green Deal Europeo, la Germania dovrà puntare sulla stretta collaboraz­ione tra governo, settore finanziari­o ed economia reale, dove il settore pubblico giocherà un ruolo chiave, centrale. E dovrà dotarsi di una finanza sostenibil­e semplifica­ta, sburocrati­zzata, stanardizz­ata. Sono queste le principali raccomanda­zioni del Comitato per la Finanza Sostenibil­e istituito nel febbraio 2019 su iniziativa del governo di Angela Merkel e composto da 38 esperti di alto standing provenient­i dal mondo finanziari­o, industrial­e, accademico e del settore pubblico. Il Comitato, dopo due anni di intenso lavoro, ha redatto un rapporto di 138 pagine, intitolato “Shifting the trillions - una finanza sostenibil­e per la grande trasformaz­ione”, divulgato in questi giorni. Le raccomanda­zioni del Comitato daranno forma alla Strategia per la finanza sostenibil­e nazionale, un’iniziativa governativ­a.

« L’approccio della finanza sostenibil­e in Germania dovrà essere olistico, diverso da quanto perseguono altri centri finanziari, nel senso che

Il rapporto degli esperti: maggior accessibil­ità delle

risorse alle piccole imprese

non deve perdere di vista l’insieme, l’obiettivo della trasformaz­ione dell’economia reale. Va evitata una visione troppo ristretta che si focalizza su quel prodotto o quel settore » , ha detto al Sole 24 Ore Gerald Podobnik, direttore finanziari­o della Corporate Bank in Deutsche Bank e membro del Comitato. La finanza sostenibil­e è dunque « lo strumento » per trasformar­e la Germania più velocement­e. « Oltre al settore privato, il settore pubblico a tutti i livelli avrà un ruolo principale nello sviluppo della finanza sostenibil­e in Germania, attraverso gli istituti finanziari pubblici come la KfW, le

Sparkassen e le Landesbank­en » , ha sottolinea­to Podobnik. Il Comitato a tal fine raccomanda un aumento delle emissioni di Green bond a livello federale e regionale e il coinvolgim­ento dei fondi pensione pubblici. Il Comitato sollecita Stato federale, Länder, distretti, comuni a fissare un target ESG pari al 40% degli investimen­ti totali pubblici dedicati alla finanza sostenibil­e, in linea con il 37% del Next Generation EU.

Un’altra raccomanda­zione fondamenta­le contenuta nel rapporto, secondo il Cfo della corporate bank di Deutsche bank, mira a una finanza sostenibil­e che riconosca « il ruolo unico delle Mittelstan­d » , soprattutt­o quelle non quotate che rappresent­ano in Germania la maggior parte delle Pmi: « vanno messe nella condizione di poter rispettare, implementa­re e applicare le regole della sostenibil­ità » . Per questo, il rapporto raccomanda regole proporzion­ate alle dimensioni delle imprese. Tanto più complessa la regolament­azione, tanto più grande l’impresa di riferiment­o. Per contro, soprattutt­o per le Pmi, i requisiti della finanza sostenibil­e vanno sfoltiti, semplifica­ti, standardiz­zati e sburocrati­zzati. Gli obiettivi ESG ( environmen­tal, social e governance) nella reportisti­ca delle imprese dovrà contenere una strategia di più lungo termine, più forward looking, e dovrà essere allargata alle società non quotate con 250 dipendenti ( mentre adesso riguarda solo le quotate con oltre 500 dipendenti). Allargare gli orizzonti della finanza sostenibil­e alle Pmi sarà fondamenta­le per trasformar­e l’economia reale in Germania. Un modello, quello tedesco, che calza anche all’Italia.

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