Il Sole 24 Ore

I costruttor­i Ue: minaccia ai Recovery Plan, rafforzare i sistemi di revisione prezzi

Ance chiede un meccanismo di compensazi­one per aumenti superiori all’ 8%

- — G. Sa.

L’ allarme non è solo dei costruttor­i italiaL’ allarme non è solo dei costruttor­i italiani, che con un alette radelp residente delche con un alette radelp residente dell’ Ance, Gabriele Buia, al ministro delle Infrastrut­ture, Enrico Giovan nini, chiedono misure straordina­rie capaci di fronteggia­re lo straordina­rio aumento dei prezzi dei materiali ed evitare « il blocco della gran parte dei lavori pubblici in cordella gran parte dei lavori pubblici incorso ». L’ allarme è europeo e il Thomas Bauer,p residente dellaFiec, federazion­e europea dei costruttor­i, scrive alla commission­e Ue ( Dombrovski­s, Vestager e Breton) permettere in guardia dai rischi dei rincari e chiedere misure. Fra i rischi la minaccia diretta ai piani di Reco very. La la lettera fa una rassegna dei prezzi dei materiali: l’acciaio, aumentato fra novembre 2020 e marzo 2021 del 110% in Italia, di oltre il 70% in Francia e Germania, del 64% in Spagna; il bitume del 15% fra novembre e febbraio; il cemento del 10% a gennaio sul mese precedente;a gennaio sul mese precedente; il il leleg no oltre il 20%; il poli etei lene del 40%, il petrolio del 34%, il rame del 17%.

« Noi riconoscia­mo - scrive Bauer - che ci sono alcune soluzioni nazionali per alcuni di questi problemi. Nonostante questo, crediamo che la commission­e abbia un ruolo cruciale da svolgere, in particolar­e per i progetti finanziati dalla Ue e per quelli del Next Generation Eu Recovery Plan » .

L’appello è anzitutto agli Stati membri, invitati « a implementa­re i meccanismi di revisione prezzi per i contratti in corso » e chiamati alla massima allerta «per comportame­nti opportunis­tici che contravven­gono le regole della competicon­travvengon­o le regole della competizio­ne ». Tuttavia« a questo problema intern azionale non si può adeguatame­nte rispondere a livello nazionale» elacommiss­ione viene invitata ad assumere specifiche iniziative quali « analisi delle cause ditali incrementi, raccomanda­zione per un adeguament­o dei termini dine per un adeguament­o dei termini dififine lavori, chiara dichiarazi­one politica o documento guida indirizzat­o ai Paesi membri » . Il presidente dei costruttor­i europei precisa che« questo fu fatto durante ran tela prima ondata della crisi del Covi dl a prima ondata della crisi del Covid e sarebbe altamente benvenuto ora » .

Dal canto suo, Ance chiede misure adeguate a Giovannini. In particolar­e, l’introduzio­ne di « un meccanismo di compensazi­one urgente e straordina­rio per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscer­e alle imprese gli incrementi eccezional­i intervenut­i e ricondurre i rapporti negoziali nel perimetro dell’equilibrio sinallagma­tico » . Questo per sopperire al silenzio del Codice appalti su « adeguati meccanismi revisional­i » .

Un decreto del ministero delle Infrastrut­ture, la cui prima adozione dovrebbe avvenire entro luglio, rileverebb­e, su base trimestral­e, le variazioni percentual­i intervenut­enelc orso del2021r ispetto ai spetto ai prezzi medi del 2020 e superiorip­rezzi medi del 2020 e superiori all’ 8 per cento. Le compensazi­oni « dovranno essere coperte attraverso: le somme appositame­nte accantonat­e per imprevisti nel imprevisti nel quadro economico di ogniquadro economico di ogni intervento; le eventuali ulteriori somme a disposizio­ne della stazione appaltante per lo stesso intervento, nei limiti della relativa autorizzaz­ione di spesa; le somme derivanti da ribassi d’asta; le somme disponibil­i relative ad altri interventi ultimati t imati di competenza deis oggetti aggiudi competenza dei soggetti aggiudica tori, nei limiti della residua spesa autorizzat­a » . In caso di insufficie­nza di tali risorse, le stazioni appaltanti le stazioni appaltanti po tranpotran­no accedere a un Fondo per l’ adeguament­o prezzi di cui si chiede l’ istituzion­e con risorse del ministero.

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