Albertini rinuncia, ma lancia Minoli
L’ex sindaco si offre come vice all’interno di un ticket con il manager di Bayer Italia
Gabriele Albertini rinuncia alla candidatura per il centrodestra alle amministrative di Milano. Ma intanto prova a lanciare un altro nome, suggerito proprio ieri ad alcuni esponenti di rilievo del centrodestra. Si tratta di Fabio Minoli, classe 1960, direttore degli Affari istituzionali di Bayer Italia.
Per lui Albertini sarebbe disposto a rientrare in partita come vicesindaco. Un modo per continuare a occuparsi dell’amministrazione di Milano senza però avere un incarico troppo “invasivo”, considerando che questa volta, almeno ufficialmente, ha anteposto la vita familiare. Spiegazione ribadita anche nella lettera pubblicata ieri nel suo sito, in cui ha parlato appunto di scelte private. « Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offerta » .
Il nome di Albertini è rimasto a galla per oltre un mese, sulla spinta soprattutto del leader della Lega Matteo Salvini. Gli altri leader del centrodestra, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, si sono accodati dopo, quando Albertini ha cominciato a mostrare freddezza declinando l’invito, forse proprio per la mancanza di un’investitura compatta da parte di tutti i partiti della coalizione.
La parola definitiva è arrivata ieri: no grazie, ha ribadito, pur sottolineando lui stesso come la sua candidatura sarebbe stata forte, a detta dei sondaggi.
Però non è un addio. « In primis - ha detto - do la mia disponibilità nel corso della futura campagna elettorale ad accompagnare il candidato » . Secondo punto, « il candidato dovrebbe essere giovane e rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa » . E Minoli secondo lui rappresenterebbe questa figura ( ha 10 anni meno di lui). Infine ha voluto ricordare che Milano riceverà dal Recovery fund 18 miliardi, per cui è necessaria « un’amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche produttive responsabili e volenterose » .
Nel centrodestra continua ad aleggiare anche il nome di Maurizio Lupi, ma su questa ipotesi la coalizione è spaccata ( la Lega non ne sarebbe entusiasta).