L’isola registra i primi segnali di uscita dal tunnel
Vacanze programmate per tempo e non last minute come è avvenuto l’anno scorso. Con incrementi interessanti rispetto all’anno scorso. La certezza è che al consolidarsi del trend in calo dei contagi e morti e l’aumento dei vaccinati, si sono risvegliate le prenotazioni.
Parliamo certo di prenotazioni ma di fatto il segnale è positivo. Tanto da far dire a Ornella Laneri, che amministra la società che gestisce il Four Points by Sheraton Catania: « Sarà un ottimo anno. Le previsioni estive sono positive rispetto allo scorso anno, sia perché la stagione sta iniziando leggermente prima sia per la possibilità di fare convegni già dal primo luglio » . La domanda estera, però, stenta a decollare « sia perché alcuni Stati hanno aperto prima di noi sia perché ancora in molti siti di compagnie aeree e tour operator risulta l'obbligo di quarantena seppure il governo ne abbia comunicato l'abolizione dal 15 maggio - dice Ornella Laneri–. L'Inghilterra prevede la quarantena per chi rientra dall'Italia e questo non aiuta certo. I risultati del 2019 rimangono una chimera, penso che dovremo aspettare almeno un paio di anni e non possiamo farlo da soli » . Intanto c’è chi, come il Gruppo Aeroviaggi( 14 hotel tra Sicilia e Sardegna) registra, rispetto al 2020, il 300% di prenotazioni in più, ma lo scorso anno le agenzie di viaggio in questo periodo erano chiuse. « Assistiamo a un incremento sensibile delle prenotazioni – dice il presidente del Gruppo Marcello Mangia –. Rispetto al 2019 siamo ancora sotto di circa il 60%, avendo ormai perso il mese di aprile e buona parte di maggio. Siamo però molto fiduciosi: abbiamo già aperto la prima struttura e entro fine mese apriremo altri 5 hotel per averli finalmente aperti tutti da metà giugno. Il 28 maggio apriremo il Favignana Resort fiduciosi di poter aprire la stagione turistica anche alle Egadi ormai covid free » .