Contributi: esteso l’esonero Penalizzato chi paga i minimi
Previsto un limite di reddito di 50mila euro nel 2019 riferito all’attività relativa alla gestione previdenziale. Per artigiani, commercianti e professionisti impossibile raggiungere il bonus di 3mila euro
Lo schema di decreto interministeriale che – in attuazione del comma 21 dell’articolo 1 della legge di bilancio 178/ 2020 – definisce le modalità dell’esonero dei contributi previdenziali a favore di lavoratori autonomi e professionisti presenta alcuni nodi che sarebbe opportuno sciogliere quanto prima, fermo restando il rinvio delle scadenze contributive al 20 agosto.
La misura riguarda una platea piuttosto ampia ed eterogenea, ovvero:
● iscritti alla gestione artigiani e commercianti dell’Inps;
● coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
● percettori di reddito di lavoro autonomo iscritti alla gestione separata dell’Inps;
● liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza autonome;
● medici, medici, infermieri e operatori sanitari in quiescenza a cui sono stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o collaborazione coordinata e continuativa per far fronte all’emergenza Covid- 19.
Per usufruire dell’esonero, che riguarda i contributi previdenziali,
L’agevolazione piena potrà essere facilmente ottenuta dagli iscritti alla gestione separata
con esclusione di quelli integrativi, di competenza del 2021 e in scadenza entro il 31 dicembre nel limite di 3mila euro, gli interessati dovranno presentare istanza, previa la verifica del rispetto di alcune condizioni.
Potranno beneficiare della misura, infatti, soltanto coloro che possiedono congiuntamente i seguenti requisiti:
1 aver conseguito nel 2019 un reddito riconducibile all’attività esercitata non superiore a 50mila euro;
2 aver registrato nel 2020 un calo di fatturato pari ad almeno il 33% rispetto al 2019;
3 non essere titolari di contratti di lavoro subordinato, con esclusione del lavoro intermittente, né di pensione, diversa dall’assegno ordinario di invalidità;
4 essere essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali obbligatori.
Il decreto chiarisce che il beneficio spetta anche a coloro che hanno avviato l’attività nel corso del 2020, ai quali non viene richiesto il possesso dei primi due requisiti.
In merito alla qualificazione del limite reddituale occorre evidenziare come il testo del decreto si differenzi sensibilmente dalla previsione di legge: se quest’ultima riferiva la soglia di 50mila euro al reddito complessivo del contribuente, il decreto la ascrive al solo reddito derivante dall’attività afferente la gestione previdenziale oggetto di esonero contributivo, ampliando di fatto la platea dei beneficiari rispetto alla più restrittiva prescrizione di legge.
Per quanto riguarda l’ammontare dell’esonero, inoltre, la qualificazione scelta dai ministeri ( « contributi previdenziali complessivi di competenza dell’anno 2021 e in scadenza entro il 31 dicembre 2021 » ) rischia di compromettere l’equità orizzontale del modello. Infatti, i titolari di partita Iva versano i contributi previdenziali in due fasi: gli anticipi, fissi o proporzionali, in corso d’anno e il saldo l’anno successivo, una volta definito il reddito prodotto. Tuttavia, mentre gli iscritti alla gestione artigiani e commercianti dell’Inps e alle Casse di previdenza versano tali anticipi in misura fissa ( cosiddetti “minimi”), i professionisti della gestione separata sono soggetti all’imputazione di acconti in proporzione al reddito dichiarato per l’anno precedente. Di conseguenza, mentre per i primi non sarà certamente possibile raggiungere la soglia di 3mila euro ( stante minimi in scadenza nel corso del 2021 di ammontare inferiore), gli iscritti alla gestione separata potranno beneficiare del contributo pieno già a partire da redditi 2020 di 15mila euro. Senza contare che, declinando tale modello sul sistema Casse, dove i minimi variano sensibilmente in relazione a una pluralità di fattori ( età, anzianità d’iscrizione eccetera), si determinano, a parità di condizioni, benefici sensibilmente diversi ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 14 maggio).