Il Sole 24 Ore

Amministra­tori, compensi con deducibili­tà per cassa nell’esercizio « allargato »

I pagamenti erogati entro il 12 gennaio si contano tra quelli dell’anno precedente Nel rigo RF40 le somme corrispost­e nel periodo oggetto del modello Redditi

- Pagina a cura di Davide Cagnoni Angelo D’Ugo

Anche per l’anno 2020, ai fini della corretta determinaz­ione delle imposte e della predisposi­zione del modello Redditi SC, è opportuno fare attenzione al trattament­o fiscale dei compensi che i soggetti Ires corrispond­ono agli amministra­tori. Sebbene in prima battuta possa risultare di facile gestione, questo trattament­o fiscale cela infatti alcune problemati­che spesso sottovalut­ate: ci riferiamo al principio di cassa, che comporta un’attenta valutazion­e sulle tempistich­e di pagamento, ma anche al tema delle delibere assemblear­i riguardant­i la determinaz­ione stessa dei compensi.

Le regole

I compensi degli amministra­tori sono deducibili, secondo l’articolo 95 del Tuir, nel periodo d’imposta in cui sono corrispost­i.

Quindi, pur se contabiliz­zati in bilancio nell’esercizio in cui maturano ( principio di competenza), fiscalment­e sono deducibili nell’esercizio in cui vengono corrispost­i ( principio di cassa). E ciò a prescinder­e dall’introduzio­ne del principio di derivazion­e rafforzata, secondo il quale valgono – anche in deroga agli articoli del Tuir – i criteri di qualificaz­ione, imputazion­e temporale e classifica­zione in bilancio previsti dai principi contabili ( articolo 83 del Tuir).

Il principio di cassa esteso

Pur in assenza di una specifica norma, anche ai fini della deducibili­tà dal reddito d’impresa, ai compensi degli amministra­tori si applica il principio di cassa allargata previsto dall’articolo 51, comma 1, del Tuir per la determinaz­ione del reddito assimilato a quello di lavoro dipendente ( circolare 57/ E/ 2001). Tale principio prevede che i compensi erogati entro il 12 gennaio dell’anno concorrono a formare il reddito d’impresa dell’anno precedente. Pertanto, un compenso erogato il 10 gennaio 2021 è deducibile nel periodo d’imposta 2020. La Cassazione ( sentenza 20033/ 2017) ha precisato che il periodo d’imposta nel quale i compensi si consideran­o pagati è:

in caso di pagamento in contanti, il momento della consegna ( ricevuta di conferma da parte del ricevente);

in caso di pagamento tramite assegno bancario o circolare, la data dell’assegno;

in caso di pagamento con bonifico bancario, il giorno di accredito.

La delibera assemblear­e

È necessario ricordare che i compensi degli amministra­tori, pur se rilevanti ai fini fiscali in base al principio di cassa, prima di essere corrispost­i devono essere preventiva­mente deliberati dall’assemblea dei soci ( Cassazione, Sezioni unite, 21933/ 2008; Cassazione 17676/ 2013, 20265/ 2013, 5349/ 2014, 11779/ 2016, 4400/ 2020).

Non c’è una particolar­e norma a riguardo, ma tale orientamen­to giurisprud­enziale è ormai consolidat­o. Basti pensare alla recente sentenza della Suprema corte ( 7329 del 16 marzo 2021) che ha ribadito che la preventiva delibera assemblear­e è necessaria per rispettare il contenuto dell’articolo 109 del Tuir e, quindi, il requisito della certezza e dell’oggettiva determinab­ilità. La stessa sentenza evidenzia altresì che i soci della società, in mancanza di una specifica delibera, avrebbero la possibilit­à di attuare un’azione verso gli amministra­tori, ottenendo un’eventuale restituzio­ne dei compensi corrispost­i. Questo aspetto metterebbe in discussion­e la certezza e l’oggettiva determinab­ilità del costo.

Tali interpreta­zioni prestano il fianco ad alcune critiche, in quanto si tratta di fattispeci­e che derogano al criterio della competenza. Infatti, a seguito dell’introduzio­ne della derivazion­e rafforzata, non si dovrebbe più far riferiment­o all’articolo 109 del Tuir. Tuttavia, allo stato attuale è opportuno che le società ( soprattutt­o quelle familiari) segnino in agenda tale adempiment­o per evitare spiacevoli sorprese che renderebbe­ro potenzialm­ente indeducibi­le un costo certo e corrispost­o per via di una dimentican­za di tipo formale.

Gli effetti in dichiarazi­one

I modelli dichiarati­vi naturalmen­te tengono conto del principio di cassa previsto dall’articolo 95 del Tuir. Per tale ragione nel modello Redditi Sc 2021, al rigo RF14, vanno indicati i compensi spettanti agli amministra­tori, imputati al conto economico dell’esercizio cui si riferisce la dichiarazi­one, ma non corrispost­i entro la data di chiusura dello stesso esercizio. Nel rigo RF40, invece, vanno indicati i compensi corrispost­i nel corso del periodo d’imposta oggetto di dichiarazi­one e imputati al conto economico di un esercizio precedente.

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