Il progetto MonAcumen e il Cluster INTERREG IT- FR “Controllo del rumore portuale”
effi caci per l’analisi e la mitigazione dell’inquinamento acustico portuale. In dettaglio, il progetto REPORT affronta la questione della modellizzazione del rumore portuale, RUMBLE e DECIBEL si occupano rispettivamente dell’impatto acustico dei grandi e dei piccoli porti, TRIPLO analizza gli aspetti sociali e comunicativi, LIST Port riguarda il rumore generato dai veicoli in movimento da e verso i porti. Nello specifi co, il progetto MON ACUMEN ( MONitoraggio Attivo Congiunto Urbano – Marittimo del rumore) affronta i temi della pianifi cazione e del monitoraggio acustico in porti commerciali dell’area di cooperazione ( Livorno, La Spezia, Cagliari e Bastia) allo scopo di sviluppare una metodologia comune per l’analisi del clima acustico e la rilevazione del rumore, creando una pianifi cazione condivisa dei sistemi di monitoraggio. Il progetto, coordinato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, coinvolge l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana, la Camera di Commercio e dell’industria di Bastia e l’Università di Genova.
Nel 2002 l’Unione Europea, conscia dei rischi sulla salute legati al rumore, ha approvato la Direttiva 2002/ 49/ CE ( Environmental Noise Directive - END) che richiede agli Stati Membri di produrre mappe acustiche e piani di azione per le principali infrastrutture di trasporto e per i centri urbani. Tuttavia, nella Direttiva il rumore portuale è assimilato a quello industriale, con un’attenzione insuffi insuffificiente ciente rispetto all’attuale rilevanza del problema. Non sono molti, inoltre, gli studi sulla caratterizzazione delle sorgenti portuali, sulle relative misure di mitigazione e sulla valutazione dell’esposizione della popolazione a tale tipologia di rumore. A ciò si unisce anche la complessità degli ambienti portuali, che rende questi studi ancora più diffi diffifi cili da sviluppare a causa di aspetti come le dimensioni delle aree interessate, il grande numero di sorgenti acustiche presenti, spesso sovrapposte, la loro varietà e le diffi coltà di accesso alle varie zone portuali. In particolare, risultano particolarmente sfi danti le misure del rumore portuale per la diffi coltà a identifi - care l’esatto contributo delle emissioni sonore generate dalle attività portuali in relazione al clima acustico complessivo nelle aree urbane prossime. Il progetto MON ACUMEN tratta appunto del rilevamento dei livelli di rumore nei porti commerciali, con una misurazione in continuo delle fonti e dell’incidenza della rumorosità nelle aree circostanti. La comprensione del fenomeno passa infatti attraverso l’analisi della relazione fra livelli di inquinamento acustico e attività portuale e la valutazione dell’impatto sulla popolazione per le diverse sorgenti presenti. Fra i numerosi prodotti realizzati dal progetto, assai rilevante è quello che mette in relazione le attività portuali con il rumore generato e realizza una stima della popolazione esposta: ciò consente di focalizzare la prospettiva sulla cittadinanza, target principale del progetto e benefi ciaria degli interventi di mitigazione. È stato quindi realizzato un ulteriore prodotto che permette di classifi care la popolazione esposta alle diverse fonti di rumore, evidenziando recettori sensibili, quali scuole e ospedali. Questa analisi, insieme alle mappe di prevalenza, consente di quantifi care la cittadinanza a maggiore contatto con gli impatti negativi delle attività portuali e di riferire più strettamente alla diverse fonti di rumore un bacino effettivo di persone esposte. L’attività condotta dall’Università di Genova nell’ambito del progetto MONACUMEN ha coinvolto due dipartimenti, il DIME con i proff. Borelli e Schenone ( coordinatore) e il DITEN, con i proff. Gaggero e Rizzuto, che hanno portato l’esperienza maturata in diversi anni di ricerca sul controllo del rumore navale e portuale. L’implementazione di un database interattivo, capace di operare come repository dei dati caratterizzanti le diverse sorgenti sonore portuali, è stato il primo prodotto offerto al progetto, utilissimo a classifificareclassifi care e quindi impiegare i dati disponibili per l’analisi e la modellizzazione del rumore portuale. Anche più signifificativo signifi cativo lo sviluppo di una innovativa metodica di misura mediante “acoustic camera”, capace di restituire la distribuzione del campo sonoro mediante elaborazione con tecnica beamforming del segnale acustico raccolto da un array di microfoni, con un duplice vantaggio: la misura può essere condotta a distanza dalla sorgente e possono essere identifificate identifi cate le caratteristiche proprie di ogni sorgente in presenza di diverse fonti di rumore che emettono simultaneamente. Complessivamente l’attività svolta rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso una pianifificazione pianifi cazione e controllo dell’impatto acustico dei porti non solo nella zona transfrontaliera di incidenza del programma INTERREG IT- FR Marittimo, ma anche nelle numerose altre aree del territorio comunitario in cui il problema della sostenibilità ambientale dei porti è divenuto un elemento chiave dello sviluppo. Gli interventi del programma, infatti, interessano direttamente 6,5 milioni di persone che abitano l’area di cooperazione, ma sono di vasta portata e di lungo termine: si prevede che gli effetti positivi degli investimenti ricadano su un bacino di popolazione molto più largo, e che si misurino negli anni, interessando anche le generazioni future.
Interreg MARITTIMO- IT FR- MARITIME La cooperazione al cuore del Mediterraneo La coopération au coeur de la Méditerraneée
I progetti REPORT, DECIBEL, LIST Port, MON ACUMEN, RUMBLE e TRIPLO sono fi nanziati dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg Italia- Francia Marittimo Questa pubblicazione rifl ette la visione degli autori e le Autorità del Programma non sono responsabili per alcun uso che venga fatto delle informazioni contenute in esso.