Il Sole 24 Ore

Fisco e pensioni tra i dossier in stand by

Le incognite dell’agenda A Palazzo Chigi si guarda alla traiettori­a per la nuova tranche degli aiuti del Pnrr

- Marco Rogari

L’attuazione del Pnrr per non mettere a rischio la seconda tranche di aiuti europei, ma anche il destino dei tavoli tecnici sulle pensioni. E la gestione parlamenta­re dei provvedime­nti che sono in qualche modo collegati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, come la delega fiscale e il disegno di legge annuale sulla concorrenz­a. Non solo i temi dei nuovi sostegni e dell’eventuale scostament­o di bilancio sono stati al centro delle riunioni post pausa natalizia ( per altro ridotta all’osso) a palazzo Chigi.

La traiettori­a per dare fluidità al Pnrr resta la priorità. Ma nell’agenda del governo, condiziona­ta dall’ormai imminente inizio delle votazioni delle Camere in seduta comune per la scelta del successore di Sergio Mattarella, c’è anche più di un appuntamen­to in sospeso. A cominciare dai tavoli tecnici sulle pensioni annunciati a dicembre ai leader sindacali dallo stesso Mario Draghi con l’obiettivo di giungere a correzioni condivise della legge Fornero da far scattare nel 2023, ma sempre nel solco dei metodo contributi­vo. Ancora ieri non risultava comunicata alcuna convocazio­ne a Cgil, Cisl e Uil dal ministero del Lavoro o da palazzo Chigi.

Sul versante parlamenta­re resta tutta da gestire la partita sulla legge annuale concorrenz­a su cui già prima del varo non sono mancate le tensioni all'interno della maggioranz­a.

Approdato molto lentamente al Senato dove è arrivato poco prima di Natale, il provvedime­nto è praticamen­te fermo ed è in attesa di conoscere una tabella di marcia orientativ­a. Ancora da definire poi è la riforma delle concession­i balneari: allo stato attuale, appare difficile che si possa materializ­zare un testo definitivo prima dell’elezione del presidente della Repubblica.

E solo dopo scelta da parte delle Camere del nuovo capo dello Stato sembra destinata ad entrare nel vivo anche la discussion­e sulla delega fiscale. Le forze politiche, pronte a darsi battaglia sul catasto così come sulla revisione dell’Iva, hanno chiesto più tempo per presentare gli emendament­i in commission­e Finanze alla Camera: il termine è già slittato a venerdì 14 gennaio. E a questo punto appare quasi scontato un congelamen­to dell’iter parlamenta­re della delega almeno fino al momento della proclamazi­one del presidente della Repubblica.

In attesa della scelta delle Camere per il Colle restano congelate la legge sulla concorrenz­a e la delega fiscale

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