Spagna e Regno Unito guardano all’endemia
In Gran Bretagna contagi in calo da giorni. La strategia è basata sulle vaccinazioni
Il premier spagnolo Pedro Sanchez prepara piani di sorveglianza epidemiologica per trattare il Covid come un’influenza, quando l’attuale ondata causata da Omicron sarà passata. « Dobbiamo valutare l’evoluzione del Covid dalla situazione di pandemia vissuta finora verso quella di una malattia endemica » ha detto Sanchez in un’intervista radiofonica, confermando le anticipazioni pubblicate dal quotidiano El Paìs.
« È un dibattito che stiamo cercando di aprire a livello europeo » ha aggiunto. « Dobbiamo rispondere con altri strumenti, più legati alla vaccinazione o all’ auto protezione con le mascherine ». In Spagna oltre il 90% della popolazione sopra i 12 anni ha completato il ciclo vaccinale: « La situazione non è quella di un anno fa » ha concluso il premier.
Anche in Gran Bretagna è all’endemia che guarda il premier Boris Johnson, nonostante la grande pressione del momento sulle strutture sanitarie destinata a durare almeno altre duetre settimane. Le difficoltà, dovute anche alle assenze del personale in isolamento per Covid, hanno fatto scattare un piano d’emergenza in base al quale interventi chirurgici non differibili verranno smistati dal servizio pubblico agli ospedali privati. I contagi nel Paese stanno calando ormai da giorni anche su base settimanale: negli ultimi sette giorni le infezioni ( 1.201.563) sono scese dell’ 1% rispetto alla settimana precedente.
Ci sono segnali di un rallentamento dei contagi anche a New York, dove la media settimanale dei pazienti con sintomi da Covid al pronto soccorso è scesa dalla fine di dicembre. Nel Bronx il calo più importante: - 35% nella settimana finita venerdì. A livello cittadino il tasso di positività sta declinando ( con la media dei sette giorni a giovedì pari al 31% rispetto al 34% del 2 gennaio).
La strategia vaccinale, intanto, si arricchirà da marzo della nuova versione del farmaco di Pfizer- BioNTech prodotto per la variante Omicron. Lo ha confermato ier il’ a mm ninistrato re delegato della società Albert Bourla. Il vaccino potrà essere distribuito, si prevede, da giugno.
Per quanto riguarda infine il tracciamento dei contagi, sembra che nei test rapidi antigenici fatti in casa il rilevamento del virus sia più difficile con Omicron. Uno studio pubblicato nei giorni scorsi ha testato più volte 29 lavoratori sia con antigenico che con Pcr. Il molecolare salivare ha identificato il virus in media tre giorni prima che i test dei campioni nasali diventassero positivi. Per questa ragione ieri il ministro della Salute di Israele ha consigliato di effettuare i test sia in gola che nel naso al fine di aumentare la sensibilità. Un’indicazione contraria a quelle date dalla Fda che consiglia di seguire le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo dello strumento diagnostico.