Tokajev: i disordini hanno provocato danni per 2- 3 miliardi
Parlando al telefono con il presidete del Consiglio europeo, Charles Michel, Kassym- Jomart Tokajev ha promesso alla comunità internazionale « ulteriori prove » che quanto è avvenuto in Kazakhstan la scorsa settimana è stato un attacco terroristico a cui hanno partecipato combattenti stranieri, venuti in particolare dall’Afghanistan ma anche dal Medio Oriente, con l’obiettivo di conquistare il potere. Un tentato colpo di Stato, dunque, a cui le autorità hanno risposto con un’operazione anti- terroristi tuttora in corso. Resa possibile dall’intervento degli alleati della
CSTO, l’alleanza militare di cui fanno parte, oltre a Russia e Kazakhstan, altri quattro Paesi un tempo parte dell’Urss: Armenia, Bielorussia, Kirghizstan, Tajikistan. Una missione di 2.030 uomini, che Tokajev assicura sarà limitata nel tempo e che non implica il diretto coinvolgimento nella caccia ai terroristi, ma solo la protezione delle infrastrutture strategiche del Paese.
Nel corso di un videocollegamento con i leader della CSTO, Tokajev ha ricordato che il loro è stato il primo intervento in aiuto a un Paese membro. Reso necessario, ha chiarito Vladimir Putin, dal fatto che « le forze distruttive interne ed esterne » minacciavano la sovranità del Paese, approfittando
« delle proteste spontanee per i prezzi del carburante » .
A questo ultimo aspetto Tokajev ha promesso di dare risposta: « Lo Stato ha udito le richieste dei manifestanti pacifici » . Secondo il presidente kazako, i disordini hanno provocato danni al Paese - negozi, banche e imprese attaccate - per 2- 3 miliardi di dollari. Il bilancio ufficiale delle vittime è di 164 morti, tra cui tre bambini.