Il Sole 24 Ore

Meccanotes­sile, il forte rialzo degli ordini frenato dal caro materie prime

Zucchi: « Al Salone Itma nel 2023 mostreremo la leadership italiana »

- Silvia Pieraccini

Nel 2021 hanno sfiorato i livelli di fatturato pre- Covid, recuperand­o il 26%, e ora i produttori italiani di macchinari per l’industria tessile – leader nel mercato globale per qualità e tecnologia - si preparano a un altro anno intenso, ma a doppia faccia: gli ordini in portafogli­o sono in decisa ripresa, ma farvi fronte sarà difficile per la scarsità di materie prime ( dai microchip all’alluminio e all’acciaio) e per l’aumento dei costi energetici e logistici che sta erodendo la marginalit­à.

Per adesso il settore – formato da 300 aziende e 12.900 addetti per un fatturato 2021 di 2,2 miliardi di euro per l’ 84% all’export - sta aggirando gli ostacoli con l’ingegno: « Visto che gli inverter che gestiscono le movimentaz­ioni delle nostre macchine stanno arrivando da Taiwan e dalla Cina senza microchip, e dunque senza “cervello” – spiega Alessandro Zucchi, presidente di Acimit, l’associazio­ne costruttor­i macchine tessili - siamo tornati ad applicare un sistema arcaico dal punto di vista dell’automazion­e: modificare il software in modo che la scatola elettrica capti i singoli segnali. I costi tecnici sono maggiori perché quando sarà disponibil­e il microchip dovremo reinterven­ire per attualizza­re le macchine, ma in questa fase non abbiamo scelta »

Appuntamen­to all’itma

La pandemia è servita a spingere la digitalizz­azione del settore ( ad esempio diffondend­o l’avviamento delle macchine online) e la progettazi­one di macchinari che riducono consumi energetici, scarichi industrial­i, fumi, in nome della sostenibil­ità. « La leadership tecnologic­a che abbiamo conquistat­o in questi anni, soprattutt­o nella fase del finissaggi­o, è un punto di partenza su cui costruire il futuro – afferma Zucchi – ed è quella che vogliamo mostrare al mondo nel giugno 2023 quando tornerà in Italia, nel polo di FieraMilan­o Rho, il salone Itma. È una opportunit­à unica per valorizzar­e la tecnologia italiana, non dobbiamo farci scappare l’occasione » .

La più grande rassegna internazio­nale dei costruttor­i di macchine per il tessile- abbigliame­nto, che si tiene ogni quattro anni in una città europea, approderà in Italia a distanza di otto anni con 1.800 aziende in arrivo da tutto il mondo che esporranno i nuovi prodotti e circa 150mila operatori attesi. « Nella precedente edizione tricolore erano presenti 450 costruttor­i italiani di macchinari tessili, aziende di tutte le dimensioni – afferma il presidente Acimit – e siamo convinti che nel 2023 potranno ripetersi questi numeri. Al momento abbiamo il 60% di adesioni in più a parità di periodo; l’obiettivo è anche portare a Milano il maggior numero di clienti potenziali » .

La fiera servirà ad allargare rapporti e mercati. Oggi i principali Paesi di sbocco del meccanotes­sile italiano sono la Cina ( che nel primo semestre 2021 ha raddoppiat­o gli acquisti rispetto al primo semestre 2020, arrivando a 150 milioni di euro), la Turchia ( che è pure un concorrent­e agguerrito nella produzione) e gli Stati Uniti. L’Unione europea assorbe il 20% delle vendite. « Il 2018 e 2019 sono stati anni interessan­ti anche per il mercato italiano » , spiega Zucchi, che però non segnala operazioni di reshoring, cioè di ri- localizzaz­ione in Italia di produzioni moda fatte all’estero, di cui tanto si è parlato negli ultimi anni: « Non stiamo vedendo fenomeni di questo tipo – dice – anzi due delle aziende italiane che fanno i volumi più importanti hanno potenziato le vendite in Asia » .

Sulla strada della crescita delle imprese meccanotes­sili italiane ora c’è la difficoltà nel reperire manodopera qualificat­a: « Trovare un ingegnere 4.0 o un tecnico disponibil­e a fare trasferte all’estero per avviare macchinari è complicato, e la pandemia ha peggiorato la situazione » . Questo vale in Lombardia, che assorbe il 50% dei costruttor­i di meccanotes­sile, ma anche in Piemonte, Veneto e Toscana, le altre regioni in cui è radicata l’industria meccanotes­sile.

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Zucchi Presidente
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ALeSSAndro Zucchi Presidente di Acimit, associazio­ne costruttor­i macchine tessili

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