Il Sole 24 Ore

Credit Suisse, ancora voci di possibili nozze

Il titolo sale a Zurigo dopo i rumors che guardano verso UniCredit e Bnp

- — L. D.

I rumors si fanno insistenti da tempo. Ma, ovviamente, al momento rimangono tali. Di certo sul mercato continuano a susseguirs­i indiscrezi­oni relative a una possibile operazione di aggregazio­ne del Credit Suisse.

Secondo queste voci non confermate, la banca elvetica guidata dal presidente Antonio Horta- Osorio potrebbe mirare a una vendita o fusione dell’intero perimetro o anche solo di una sua parte, magari relativa all’asset management. E adesso, come riferito ieri da Inside Paradeplat­z e rilanciato da Bloomberg, a poter essere coinvolta nel progetto sarebbe una banca italiana: Unicredit. La banca di piazza Gae Aulenti sarebbe un possibile candidato, almeno da quanto riportato dal quotidiano online di Zurigo, che però indica anche la principale banca francese, Bnp Paribas, come soggetto potenzialm­ente interessat­o. Di fronte a tali speculazio­ni, l’istituto elvetico così come UniCredit hanno declinato di commentare, mentre Bnp Paribas, contattata da Bloomberg, non era nell’immediato disponibil­e per un commento.

Tanto però è bastato perchè ieri il titolo di Credit Suisse guadagnass­e l’ 1,27%, mentre UniCredit è scesa dell0 0,18% e Bnp Paribas dello 0,78%.

Speculazio­ni a parte, è fuor di dubbio che il colosso svizzero stia tentando di trovare una nuova strategia, anche per provare a mettersi alle spalle gli scandali Greenshill e Archegos che l’hanno travolta nei mesi scorsi.

Una delle possibili vie di crescita è stata trovata nel rilancio delle componenti del wealth management e del risparmio gestito. Le coordinate sono state annunciate nel corso della presentazi­one del nuovo piano industrial­e avvenuta lo scorso novembre. In quella sede la banca di Zurigo ha reso noto di voler puntare in particolar­e sulla divisione del Wealth Management – accanto all'Investment Banking e all’Asset Management – facendo leva su un modello globale integrato e trasversal­e a tutte le aree. E proprio in tale prospettiv­a la banca ha richiamato a Zurigo un banchiere d’esperienza come Francesco De Ferrari: per il manager italo- svizzero, che ha vissuto una parentesi nel gruppo australian­o Amp, si è trattato in realtà di ritorno a casa, visto che al Credit Suisse aveva ricoperto diversi ruoli di vertice, mentre ora guiderà appunto la divisione Wealth Management. Qualcuno ipotizza che la divisione dell’asset management potrebbe essere oggetto di una valorizzaz­ione, che potrebbe passare dalla quotazione, all’aggregazio­ne o perfino la cessione. Secondo indiscrezi­oni, in passato il dossier sarebbe finito anche sui tavoli di alcune delle principali banche europee, tra cui anche Intesa Sanpaolo.

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