In picchiata anche il Bitcoin: il prezzo sfonda i 40mila dollari
Dai massimi storici a 69mila dollari del 10 novembre il Bitcoin ha perso il 40%
Il prezzo di un Bitcon è scivolato nella seduta di ieri sotto i 40mila dollari. come non accadeva dal 21 settembre scorso. Su quel livello la domanda si è fatta sentire perché il prezzo è risalito rapidamente oltre i 41mila dollari. La sfida tra “tori e orsi” - che si sta facendo più intensa anche sui mercati tradizionali in questo inizio turbolento d’anno - si mette ancora più in mostra nel mercato delle criptovalute. Non regolamentato. Aperto 24 ore su 24. Libero e, nel bene o nel male, più manipolabile da entità che sono in grado di maneggiare più volumi e quindi di incidere in modo più pesante sulle fluttuazioni dei prezzi.
Resta il fatto che dai massimi storici a 69mila dollari del 10 novembre il Bitcoin ha ritracciato del 40%. Se la si guarda da questa prospettiva sembra un disastro. Se invece si amplia l’orizzonte - cosa buona e giusta per un investitore consapevole, tanto più in un settore in rapida evoluzione come quello delle criptovalute - non è successo granché nell’ultimo anno. Perché il 10 gennaio del 2021 un Bitcoin valeva 41.600 dollari, in linea con la “chiusura” di ieri. Nel mezzo una grande volatilità che ha portato la classe di investimento a 28mila a maggio e, come detto, a sfiorare i 70mila a novembre.
Dal punto di vista tecnico la soglia dei 40mila dollari resta un supporto forte che, qualora violato con convinzione, potrebbe amplificare il ribasso verso il prossimo supporto in area 33mila dollari. Dal punto di vista fondamentale il Bitcoin ha dovuto fronteggiare nelle ultime sedute la crisi politica del Kazakhstan dove oggi operano molti miners ( trasferitisi in primavera dalla Cina). Qui si concentra il 18% dell’hash rate, la potenza di calcolo mondiale necessaria per estrarre Bitcoin. Ciò vuol dire che se i miners kazaki dovessero spegnere i server tutti insieme nel breve sarebbe un bel problema. Per ora, dopo qualche sbalzo al ribasso, l’hash rate ha tenuto e viaggia vicino ai massimi. Un bel segnale di forza in un contesto di mercato comunque profondamente incerto. Per tutto l’universo delle classi risk on. Bitcoin compreso.