Raccolta in accelerazione a dicembre per Anima, Fineco e Mediolanum
Con l'ultimo mese si chiude un 2021 da primato, anche per i bilanci del settore
Accelerazione di fine d’anno per la raccolta nel settore del risparmio. A confermarlo sono i dati relativi al mese di dicembre diffusi ieri da alcune delle protagoniste dell’industria italiana, che vanno a coronare un 2021 da record, o quasi, per la stessa raccolta e verosimilmente anche per i bilanci.
Con flussi netti in entrata relativi al risparmio gestito per oltre 1 miliardo di euro nel mese e circa 6,1 miliardi nell’intero anno, Anima ha registrato « il miglior dato di raccolta degli ultimi sei anni e un’importante crescita delle masse spinta anche da una performance che per i fondi gestiti è stata nel complesso superiore al 7% netto » , ha ricordato l’a. d. Alessandro Melzi d’Eril, preannunciando anche « i migliori risultati economici della nostra storia » secondo le indicazioni preliminari di bilancio. Le masse complessive gestite dal gruppo si attestano ora a 204 miliardi, circa 9 miliardi in più rispetto all’anno precedente
La raccolta netta complessiva di Banca Mediolanum è stata invece pari a 1,28 miliardi a dicembre, 899 milioni dei quali relativi alla sola componente gestita, per un totale da inizio anno rispettivamente di 9,2 e 6,7 miliardi. « Questi dati - ha sottolineato l’a. d. Massimo Doris - rappresentano il migliore segnale di fiducia che i nostri clienti possano accordarci e i 6,8 miliardi in fondi e polizze, in crescita dell’ 86% rispetto al 2020, rimarcano ulteriormente il successo della nostra strategia di pianificazione finanziaria » . Per il buon andamento dei mercati e della gestione nel 2021, il contributo delle commissioni di incentivo al bilancio del gruppo nell’esercizio appena concluso è stimabile in 345 milioni.
A chiudere il cerchio, in attesa che Banca Generali e Azimut completino il panorama nei prossimi giorni, è stata FinecoBank, che il mese scorso ha fatto registrare il dato di rac
i flussi netti in entrata sono in costante crescita soprattutto per la componente gestita
colta netta più elevato dell’anno, superando 1,4 miliardi, e portando il totale 2021 a 10,7 miliardi (+ 15%). Da rilevare, anche in questo caso, gli 834 milioni della componente gestita ( 7,3 miliardi nei 12 mesi), la cui costante accelerazione « conferma - secondo l’a. d. Alessandro Foti - l’efficacia del modello di business della banca e la capacità dei nostri consulenti di accompagnare i clienti nelle loro scelte di investimento » . Con i 16 milioni di dicembre, i ricavi del brokerage sono stimati da inizio anno in circa 214 milioni: un dato inferiore dell’ 8% rispetto a quello del 2020 in cui la volatità era stata molto più elevata, ma che per media mensile supera del 58% il periodo 2017/ 19.