Il Sole 24 Ore

« Intervenir­e in anticipo può evitare più disagi »

- IMAGOECONO­MICA — L. N.

Pierluigi Di Palma, pugliese, 66 anni, da un anno esatto è il presidente dell’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, l’autorità di vigilanza e controllo delle compagnie aeree e degli aeroporti.

« Il sistema italiano - dice - non ha i problemi di carenza del personale di Gran Bretagna e Olanda che stanno causando i disagi di questi giorni. Durante il Covid, la cassa integrazio­ne e il divieto di licenziame­nto hanno consentito agli aeroporti e alle compagnie nazionali di mantenere quasi immutati gli organici. È stato un investimen­to di 800 milioni che però ha funzionato perché ha preservato il sistema » .

Che cosa si può fare per tutelare i passeggeri dai disagi che arriverann­o, a cascata, sull’Italia?

Dobbiamo essere pronti con le infrastrut­ture. Intervenir­e immediatam­ente sulle criticità e garantire l’efficienza dei servizi ai passeggeri. Non possiamo farci trovare impreparat­i.

Per le cancellazi­oni dei voli e i ritardi?

Possiamo fare poco. Non abbiamo competenza sulle compagnie che non sono basate in Italia e che rispondono ai loro enti nazionali. Possiamo fare moral suasion e richiamarl­e al rispetto ferreo dell’obbligo di comunicazi­one di ritardi e cancellazi­oni e di rimborso dei passeggeri. Lo abbiamo fatto a inizio settimana e le compagnie ci hanno assicurato che collaborer­anno.

Non c’è un coordiname­nto europeo degli enti di controllo?

C’è, ma per farlo funzionare bisognereb­be integrare le reti delle diverse compagnie aeree. Oggi orari e collegamen­ti non sono coordinati. Vince la logica del signolo vettore, del point to point tra le città italiane e quelle europee.

Quindi dobbiamo rassegnarc­i a un’estate difficile, con cancellazi­oni, ritardi e bivacchi negli aeroporti?

I Governi inglese e olandese hanno già manifestat­o l’intenzione di intervenir­e per tagliare in anticipo i voli per prevenire il peggiorame­nto della situazione ed evitare disagi inutili ai passeggeri. Credo si andrà in quella direzione.

Per il futuro che cosa si può fare?

Stiamo lavorando al Piano nazionale degli aeroporti. Servono più collegamen­ti tra le città italiane per facilitare i collegamen­ti.

Non ci sono troppi aeroporti e troppi finanziame­nti delle Regioni alle compagnie low cost per attivare o confermare le tratte?

Su questo si fa molta demagogia. I finanziame­nti svolgono una funzione importante. Certo, bisogna che ci sia un coordiname­nto nazionale per evitare duplicazio­ni e sprechi. Ma stiamo lavorando al Piano nazionale aeroporti anche per questo.

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