L’organico ora è al completo ma dopo il Covid pochi utenti
Grazie ai concorsi arrivati giovani motivati: in gran parte assunti con contratti a tempo indeterminato
ORGANICO Nei Cpi italiani lavorano 8.000 persone contro le 99mila della Germania e le 54mila della Francia
Il prima e il dopo dei Cpi, articolazioni operative dell’Agenzia regionale delle politiche attive ( Arpal) Puglia, è nelle due sedi del capoluogo pugliese. Quella storica di Via Devitrofrancesco con ambienti e arredi ancora vecchi, teatro nel passato di code interminabili di disoccupati, fino a 100- 150 al giorno, e quella moderna di viale Corigliano, layout in, colorato, accogliente. Diverse esteticamente, le due sedi oggi hanno in comune un’utenza fisica che, ridottasi drasticamente a causa del Covid, ormai frequenta i CPI perché ha un appuntamento prenotato o perché non ha dimestichezza con i servizi digitali di Arpal da remoto. Così nelle due sedi non incontri più il disoccupato tipo. È più facile trovare il titolare della ditta, magari disperato, che cerca personale. « Ora c’è crisi dappertutto, il reddito di cittadinanza ha favorito la gente, ma qui non viene più nessuno - ammette Pino Giannini, sindacalista Cisl FP. Se vai in giro per Bari trovi dietro i bar cercasi personale cosa che non ho mai visto, la gente non vuole lavorare. E anzi ci sono ditte che ci raggiungono per trovare personale perché disperate » . E dire che, da marzo scorso in avanti c’è nei 42 Cpi pugliesi un cambiamento totale grazie all’entrata in servizio di personale finalmente adeguato per formazione e motivazione, tutti vincitori dei concorsi banditi prima del Covid. La gran parte, 700 sui 1200 vincitori, ha un contratto a tempo indeterminato. Così nelle due sedi di Bari sono arrivati in venti, per il 90% laureati, molto motivati, volenterosi, età media 30 anni, ora in formazione sia di base che specialistica per offrire i vari servizi dedicati all’utenza. « Sono tutti all’altezza del compito. L’organico è al completo per numero di figure professionali previste e per competenze possedute - spiega Grazia Gadaleta, referente Cpi di Bari e di Modugno ( « anche qui siamo a posto con altri 13 nuovi assunti » ). Quelli assunti a Bari sono tutti in grado di rispondere alle esigenze dell’utenza e si stanno specializzando sui vari dossier e attività: tirocinii, Garanzia Giovani, reddito di Cittadinanza, Eures. A settembre tutto andrà a regime superando così anni di criticità con operatori in grado solo di rilasciare certificati di servizio, non altro, potendo contare solo su 280 dipendenti storici di provenienza ministeriale distribuiti in tutta la regione.