Anche dove l’efficienza c’è trovare un posto resta difficile
L’operatrice del servizio Rdc: spesso arrivano qui persone che andrebbero indirizzate ai servizi sociali
Si respira una calma operosa al Centro per l’Impiego di Padova. A un’ora dall’apertura degli sportelli gli utenti attendono il loro turno con calma, senza la ressa e le code di qualche anno fa. Una piccola rivoluzione, quella che ha imposto all’utenza l’accesso su appuntamento, iniziata ancora prima del Covid per le pratiche di Naspi e Reddito di cittadinanza e ora esteso a tutti i servizi.
« Ho preso appuntamento per attivare la Naspi 4 o 5 giorni fa, per via digitale e tramite Spid » spiega Pierpaolo, studente di ingegneria all’Università di Padova, che arrotonda con lavori part time. « Il servizio è molto migliorato rispetto ad alcuni anni fa ma trovare un lavoro rimane complicato: sto ancora studiando e non mi sento disponibile a fare altri corsi di formazione. Ne ho fatti di problem solving, di gestione del tempo, di caffetteria e pure di informatica » .
Rispetto alle oltre 5mila candidature attive sono poco più di 200 le imprese che offrono posizioni. E se il matching tra domanda e offerta di lavoro rimane un nodo delicato i Cpi gestiscono in esclusiva molte pratiche, come la Naspi o l’inserimento dei lavoratori nelle categorie protette.
« Ho ricevuto un messaggio e sono qui per capire di cosa si tratta » racconta Nico, cinquantasettenne con alle spalle un infortunio grave sul lavoro ed esperienza pressoché soltanto nel settore della logistica. « Dall’infortunio ho lavorato sempre in maniera saltuaria ma ho 2 figlie a carico e ho bisogno di soldi. Tempo fa avevo ottenuto un colloquio in un’azienda ma questi, appena hanno capito che non avrei potuto fare lavoro manuale, hanno rinunciato. Spero questa volta di ricevere una buona notizia » .
Tra le attività del Cpi di Padova c’è anche quello del Reddito di Cittadinanza, forse uno degli impegni più complessi per una struttura che si avvale in questo caso di personale misto ( Cpi, Anpal e navigator). « Spesso le persone che vengono da noi dovrebbero essere invece indirizzate ai servizi sociali » riflette Stella, operatrice attiva nel servizio di Rdc. « C'è chi presenta disabilità psichiche evidenti ma non dichiarate, chi necessita di percorsi di reinserimento sociale » .
IL PUNTO Il matching fra domanda e offerta di lavoro rimane un nodo molto difficile da sciogliere