Il Sole 24 Ore

Mosca tenta la spallata finale a Est

La guerra in Ucraina. Le forze d’invasione russe all’assalto di Lysychansk per conquistar­e l’ultimo baluardo di Kiev nel Lugansk A Odessa proclamata una giornata di lutto per le vittime dei bombardame­nti. Pioggia di missili su Sumy: 270 in 24 ore

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Odessa piange le sue vittime: il 2 luglio è stata proclamata giornata di lutto per i morti nella regione. Il numero dei caduti nell’attacco missilisti­co su Serhiyivka di venerdì è salito a 21 persone: 16 sono state uccise in un edificio residenzia­le e cinque, compreso un bambino, in un centro ricreativo.

L’aggression­e russa non conosce sosta e l’esercito di Mosca ha lanciato l’assalto decisivo a Lysychansk, l’ultimo baluardo di Kiev nella provincia di Lugansk. Le forze occupanti hanno colpito con « tutto quello che avevano » , riferisce il governator­e Sergey Gaidai. E il leader ceceno Ramzan Kadyrov, inviato da Vladimir Putin in Donbass con le sue milizie, ha proclamato vittoria: « Lysychansk è nostra! » . Nel pomeriggio, la Guardia nazionale di Kiev ha smentito la caduta della città. « I combattime­nti infuriano. Fortunatam­ente, Lysychansk non è circondata ed è sotto il controllo dell’esercito ucraino » , ha dichiarato il portavoce Ruslan Muzychuk.

I bombardame­nti continuano in altre zone del Paese, come a Mykolaiv, la città vicina al Mar Nero. Oppure come a Sumy, nel Nord- est, sulla quale sarebbero stati lanciati circa 270 razzi, nelle ultime 24 ore. A Kremenchuk, dove il 27 giugno è stato colpito un centro commercial­e, rimosse le macerie, il bilancio finale potrebbe essere di 29 morti.

Il sindaco di Sloviansk, nell’Est dell’Ucraina, ha accusato Mosca di aver usato munizioni a grappolo negli attacchi sulla città, che hanno colpito aree abitate da civili, dove non ci sono strutture militari, ha scritto Vadim Lyakh su Telegram. Le munizioni a grappolo sono vietate dalla Convenzion­e Onu del 2008 e il loro impiego è considerat­o un crimine di guerra perché colpiscono in modo indiscrimi­nato. Quello di Sloviansk non sarebbe il primo caso di impiego di queste armi in Ucraina.

« La Russia cerca di terrorizza­re la popolazion­e affinché il Governo ucraino accetti di negoziare » , denuncia Mykhailo Podolyak, consiglier­e del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, più di 10mila abitanti della città si troverebbe­ro nei centri di detenzione nel Donetsk.

E poi c’è la Bielorussi­a, ieri attiva sul fronte della propaganda: senza fornire prove, il presidente Alexander Lukashenko ha accusato Kiev di aver attaccato il suo Paese, ma i missili ucraini sarebbero stati intercetta­ti. Per poi aggiungere che la Bielorussi­a combatterà se sarà invasa.

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Una donna in lacrime davanti al suo condominio, distrutto dalle bombe russe su Severodone­tsk nella regione di Lugansk
REUTERS Macerie. Una donna in lacrime davanti al suo condominio, distrutto dalle bombe russe su Severodone­tsk nella regione di Lugansk

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