Negli Usa la Formula 1 spopola e incassa 250 milioni dalla Disney
I diritti tv 2023/ 25 Dopo « Drive to Survive »
la “cura” Netflix, in attesa di ringiovanire l’immagine del ciclismo, ha contribuito alla crescita esponenziale della Formula Uno negli Stati Uniti.
La docu- serie Drive to Survive, lanciata nel 2019, che racconta il dietro le quinte del Circus, accentuando in chiave drammaturgica gli aspetti più controversi delle rivalità nel paddock, a cominciare da quella tra la Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di Lewis Hamilton che hanno battagliato fino all’ultima curva per contendersi il titolo 2021. Un programma, criticato dai fan più ortodossi e anche da qualche pilota, che ha avuto però il merito di appassionare alla Formula 1 il pubblico più giovane di un mercato strategico come quello nordamericano con quasi 40 milioni di fan, di solito più attenti alle corse di altri circuiti automobilistici come il Nascar.
La quarta stagione uscita a marzo nella prima settimana aveva già accumulato quasi 30 milioni di ore di visualizzazioni ed è stata prorogata per almeno altre due stagioni oltre quella in corso. Il successo di Drive to Survive e i dati dell’audience tv hanno spinto Liberty Media, proprietaria della Formula 1 - oggi si corre sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna con la pole del ferrarista Carlos Sainz ( nella foto a destra) -, a organizzare ben tre gran premi in territorio americano: oltre a Austin ( dove nel 2021 con 400mila spettatori si è stabilito un nuovo record per tutto il Circus) e Miami, dal 2023 è stata aggiunta la suggestiva tappa di Las Vegas. Proprio il Gran Premio di Miami a inizio maggio ha registrato una media di 2,6 milioni di spettatori sull’emittente Abc, il record assoluto per il live di una gara di Formula 1 negli States. Nel mondiale nel 2021, l’audience media Oltreoceano era stata di 934mila spettatori per gara, la cifra maggiore di sempre dal ’ 95. Nel 2022 sono stati già superati gli 1,3 milioni di contatti a gran premio.
Questi numeri hanno indotto la stessa Netflix, che finora non è titolare di diritti di trasmissione sportivi, a concorrere per acquisire per il territorio Usa l’esclusiva sulla Formula 1 nel prossimo triennio. La discesa in campo della piattaforma streaming, insieme a quella di altri giganti come Amazon, ovvero di e di Comcast, che avrebbe utilizzato anche la piattafor
Il Gran Premio di Miami a inizio maggio ha registrato la media record di 2,6 milioni di spettatori su Abc
ma streaming Peacock, ha fatto letteralmente esplodere il valore dei diritti. Alla fine, secondo le indiscrezioni della stampa Usa, a spuntarla sarebbe stata la Disney, che con i network Abc ed Espn già trasmette i gran premi negli Stati Uniti. Solo che con il precedente accordo Disney versava nelle casse di Liberty la quasi simbolica cifra di cinque milioni a stagione.
Dal prossimo anno e fino al 2025, invece, dovrà staccare un assegno di circa 250 milioni di dollari ( si parla infatti di un contratto che oscilla dai 75 ai 90 milioni di dollari all’anno). Amazon, sempre secondo la stampa Usa, avrebbe offerto 100 milioni all’anno, ma i dirigenti del Circus non hanno voluto rischiare con un passaggio integrale alle trasmissioni online.