Il Sole 24 Ore

Priolo asset chiave da salvare vale il 22% della raffinazio­ne

- SIRACUSA

Un asset strategico da difendere a tutti i costi. Per l’importanza occupazion­ale che ha, per la rilevanza strategica in tema di energia. Sono le premesse che hanno portato il governo a varare un decreto legge per il commissari­amento della Isab di Priolo in provincia di Siracusa: tremila posti di lavoro ( mille diretti) e il 22,2% del totale della raffinazio­ne in Italia con 11 milioni di tonnellate di greggio lavorate ogni anno a fronte di una capacità di 19,4 milioni di tonnellate l’anno, oltre ovviamente all’energia prodotta dalla centrale di quasi 600 Mw e alla fornitura di prodotti base per altri impianti in Italia e soprattutt­o nel polo industrial­e siracusano dove le aziende sono fortemente interconne­sse e danno lavoro ad almeno 10mila persone. Ecco perché il decreto legge varato dal governo giovedì sera assume un’importanza fondamenta­le, soprattutt­o sul fronte del riconoscim­ento dell’interesse nazionale della raffineria Isab e del polo industrial­e siracusano che è un pezzo fondamenta­le per la sicurezza energetica del nostro Paese. Il secondo aspetto, contenuto sempre nel decreto fortemente voluto dal ministro per le Imprese Adolfo Urso, è quello che riguarda l’esercizio della golden power che punta a tutelare anche il territorio e l’occupazion­e. Aspetti accolti positivame­nte dal sistema delle imprese soprattutt­o del siracusano come ha spiegato il presidente di Confindust­ria Siracusa Diego Bivona. Il ministro ha intanto portato a casa un risultato importante: la rassicuraz­ione da parte degli Usa che le banche non sono a rischio di multe per aver violato le sanzioni se aiutano una raffineria di proprietà di Lukoil ad acquistare petrolio non russo. Urso ha anche annunciato che Eni potrebbe essere chiamato a sostenere l’amministra­zione fiduciaria.

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