Lidl, piano di formazione al via in quattro regioni
Contrattualizzati, come apprendisti, 115 giovani “Assistant Store Manager”
Lidl amplia il suo progetto di formazione- lavoro e contrattualizza, come apprendisti, 115 giovani “Assistant Store Manager”, in quattro regioni, Lombardia, Toscana, Lazio e Puglia. L’iniziativa , “Lidl 2 your career”, è giunta alla seconda edizione, ed è realizzata assieme alla Camera di Commercio ItaloGermanica ( AHK Italien) e gli Its Machina Lonati di Brescia, PU. MA di Bari, Servizi alle Imprese di Roma e E. A. T. di Firenze.
Oggi a Roma viene presentata la classe che partirà nella capitale ( in tutto considerando anche Brescia, Firenze e Bari sono attive quattro classi). A essere coinvolti sono ragazzi tra i 18 e i 29 anni, assunti in alto apprendistato per due anni presso 141 punti vendita dislocati in tutt’Italia. Gli apprendisti alternano formazione “on the job”, lavoro negli store e lezioni in aula Its in ambito marketing, sales e retail. Quasi il 70% del percorso avviene in azienda, e ognuno dei 115 ragazzi è seguito da altrettanti tutor formati e certificati da AHK Italien. Al termine del percorso gli apprendisti otterranno un doppio titolo: il diploma terziario di Tecnico Superiore e una certificazione AHK Italien che attesta le competenze acquisite secondo il profilo tedesco di riferimento.
« Dopo il successo della prima edizione bresciana abbiamo deciso di espandere il modello su scala nazionale, coinvolgendo altri istituti in altre tre regioni del Paese - ha sottolineato Sebastiano Sacilotto, AD Risorse umane di Lidl Italia -. Ci siamo resi conto che questo modello di alternanza formazione- lavoro è particolarmente utile per i ragazzi, perché consente loro di acquisire competenze teoriche e sviluppare anche un’ottima esperienza professionale sul campo » . La prima edizione del progetto ha visto assumere 28 apprendisti, e sono arrivate circa 500 candidature. Adesso per 115 posti sono arrivati oltre 3.300 curricula.
« Lidl 2 your career è un esempio importante dell’efficacia della formazione duale - ha aggiunto la presidente AHK Italien, Monica Poggio -. Un segnale ancora più importante se si ricorda che, secondo le nostre ultime rilevazioni, circa il 40% delle imprese italo- tedesche fatica a trovare personale qualificato. La chiave del modello duale è proprio il ruolo attivo delle imprese nel processo di formazione: il percorso è avviato dall’azienda, e gli apprendisti sono integrati contrattualmente in azienda fin dal primo giorno. I contenuti formativi sono strutturati in modo mirato per i bisogni dell’impresa e il know- how viene trasmesso in modo pratico ed efficace, grazie anche alla presenza di trainer certificati. In sintesi, per le aziende significa investire nello sviluppo di giovani talenti » .