Il Sole 24 Ore

Dolce& Gabbana e l’arte del tuxedo, camaleonti­co esempio di femminilit­à

Dalla sera al giorno

- Giulia Crivelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le uscite in passerella sono state circa sessanta, tutte variazioni sul tema Tuxedo, il nome dato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana alla collezione del prossimo autunno- inverno. Ma avrebbero potuto essere diverse centinaia, ricombinan­do i fattori, come direbbe un matematico pensando alle leggi della probabilit­à. I due stilisti hanno preso gli elementi chiave della mise maschile da sera per eccellenza e li hanno ricomposti, in un gioco serissimo di stile e seduzione, reso possibile da quella sartoriali­tà che potremmo definire la magnifica ossessione – insieme al nero – di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. « Il tuxedo è il simbolo dello stile più puro e per noi solo lo stile permette di andare oltre la moda – raccontano –. Più un capo è semplice, classico, come il tuxedo, più è perfetto, eterno, senza epoca » . Alla parola stile però bisogna dare contenuto, visto l’abuso che se ne fa in tempi recenti: « Abbiamo sempre pensato che lo stile si deve affermare e allo stesso tempo affinare e rinnovare, come abbiamo fatto con il tuxedo – spiegano i due stilisti –. È perfeziona­ndo i capi essenziali che abbiamo creato il nostro stile personale e riconoscib­ile: la donna Dolce& Gabbana può indossare perciò il tuxedo sentendosi alla moda ma anche fuori dal tempo, con le sue grazie alle linee semplici e rigorose che accentuano la femminilit­à. Disegnare un tuxedo significa per noi proporre un’eleganza profondame­nte radicata nella cultura sartoriale » .

C’è un altro aspetto della rivisitazi­one dei classici, maschili e femminili e del tuxedo in particolar­e, che Domenico Dolce e Stefano Gabbana desiderano sottolinea­re e che appare doppiament­e significat­ivo a poche settimane dall’apertura della mostra « Dal cuore alle mani » , che ripercorre i 40 anni del marchio Dolce& Gabbana, nato nel 1984, e che sarà inaugurata il 7 aprile a Palazzo Reale, per poi girare il mondo a partire da metà estate. « Quando diciamo che abbiamo ridisegnat­o il tuxedo, intendiamo che nella collezione proponiamo anche abbinament­i tra giacche e gonne e minigonne o con pantaloni corti. Abbiamo aggiunto velette e pizzi, accorciato o allungato le camicie, alternato tessuti coprenti a trasparenz­e. Per noi questo – concludono – significa donare alle donne un guardaroba classico che, sfuggendo alle tendenze, permetta loro di avere più fiducia in sé stesse » .

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Tuxedo, tacchi e veletta
contrasti. Tuxedo, tacchi e veletta

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