Ex Ilva, prestito ponte più vicino Funzionari della Ue al lavoro
Il commissario Quaranta incontra i sindacati: ripartono le relazioni industriali Tre priorità: manutenzione degli impianti, materie prime e ripresa dell’indotto
Relazioni industriali, operatività della fabbrica, chiusura del cerchio della terna commissariale, rapporto con l’Europa. L’ex Ilva sta affrontando un capitolo alla volta.
Dopo l’insediamento del manager siderurgico Giancarlo Quaranta, ancora nessun nome certo per il secondo e il terzo commissario di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Secondo alcuni un nome spendibile per la posizione di commissario con competenze sui conti potrebbe essere quello di Alessandro Danovi, che peraltro occupa già la stessa posizione in Ilva in amministrazione straordinaria, la società titolare dei diritti di proprietà degli impianti. Nessuna ipotesi per il terzo nome, che dovrebbe essere un avvocato in grado di cogliere e gestire la complessità giuridica di questo caso.
L’incontro dell’altro giorno fra Margrethe Vestager, commissario europeo alla concorrenza, e il ministro del Made in Italy e delle imprese Adolfo Urso ha avviato un percorso. Non è stato deciso nulla. Il dossier è adesso in mano ai funzionari dell’Unione europea. Ma, secondo quanto trapela, ci sarebbe una apertura sostanziale sul prestito ponte pubblico alla Acciaierie d’Italia in AS, a condizione di allungare il contratto di affitto degli impianti oltre il mese di maggio, cosa che non a caso l’altro giorno Quaranta aveva specificato. L’ex Ilva è davvero al minimo mai toccato nella sua vita. Funzionano una sola acciaieria su due e un solo altoforno su tre. Ci sono 3mila addetti diretti in cassa integrazione, più i 2.600 lavoratori dell’indotto che sono fermi per la crisi di liquidità.
Ieri mattina a Taranto il primo incontro fra Quaranta e i sindacati sembra avere segnato una prima svolta sul piano delle relazioni industriali. Si spengono le tensioni che hanno segnato la fase precedente, quando a guida della società c’era l’amministratrice delegata Lucia Morselli, e si apre un rapporto nuovo. I sindacati manifestano fiducia. Tuttavia, per l’ex Ilva la strada è in salita e « l’azienda stenta ad andare avanti » , secondo il giudizio unanime dei sindacalisti.
Questa mattina, intanto, Urso sarà all’alba - primo turno, ore sei e un quarto del mattino - ai cancelli dell’Ilva di Taranto per incontrare gli operai. Poi, sempre a Taranto, Urso incontrerà in Prefettura le parti sociali. Intanto, sempre oggi, il Tribunale di Milano affronterà lo stato di insolvenza di Acciaierie.
La manutenzione degli impianti, l’approvvigionamento delle materie prime e la ripresa delle attività da parte dell’indotto sono, per i sindacati, i primi nodi. Non meno importanti quelli della sicurezza e dell’ambiente. Il commissario, spiega Rocco Palombella della Uilm, è al lavoro « per recuperare la condizione impiantistica. Non è in questo momento ancora in grado di dire quali sono gli interventi da fare. Una cosa però è certa: eviterà di fermare gli impianti. È quindi una pagina nuova che si apre, ma senza positività a prescindere » .
Commenta Ferdinando Uliano della Fim Cisl: « La convergenza c’è e abbiamo ribadito al commissario Quaranta che a Taranto serve una svolta. Siamo in una situazione in cui si è cercato di affossare quest’azienda, noi oggi dobbiamo occuparci del rilancio » .
Aggiunge Michele De Palma della Fiom: « Per poter ripartire bisogna mettere in sicurezza i lavoratori, gli impianti e lo stabilimento. Ci vogliono le professionalità, senza porre in secondo piano i lavoratori dell’indotto rispetto ai dipendenti. E ci vogliono le ulteriori risorse che il Governo dovrà stanziare, oltre ai primi 320 milioni di euro previsti » .
GLI ALTRI COMMISSARI Non ancora definiti i nomi degli altri due commissari ma tra i candidati ci sarebbe Alessandro Danovi
LA SITUAZIONE L’ex Ilva è al minimo mai toccato prima: funzionano una sola acciaieria su due e un solo altoforno su tre