Saipem, utile e margini in forte crescita nel 2023 Nel 2025 torna la cedola
L’ad Puliti: « Chiudiamo l’anno con una raccolta ordini senza precedenti »
Sfruttando la spinta assicurata dall’ultimo trimestre – che va in archivio con un il ritorno all’utile di 100 milioni ( a fronte di una perdita di 71 milioni nello stesso periodo dell’anno prima), un Ebitda adjusted di 286 milioni quasi raddoppiato rispetto al quarto trimestre 2023 ( 150 milioni) e ricavi in aumento del 20%, a quota 3,5 miliardi – Saipem chiude il bilancio 2023 con un incremento a doppia cifra per tutti i principali indicatori economico finanziari, sopra la guidance prevista ( utile a 179 milioni contro un “rosso” di 209 milioni nel 2022, Ebitda ajusted in aumento del 56%, a 926 milioni, e ricavi a 11,8 miliardi, + 19%), e nuovi ordini per circa 18 miliardi (+ 36,5%). Ma, soprattutto, annuncia il ritorno al dividendo nel 2025, sulla base dei risultati attesi nel 2024. Che sono stati rivisti al rialzo con il via libera all’aggiornamento del piano strategico: ricavi tra 12,7 e 13,3 miliardi, Ebitda margin pari a circa il 10% e cash flow operativo ( al netto dei canoni di locazione) tra i 740 e i 780 milioni, con un livello di investimenti per circa 440- 480 milioni.
L’ad Alessandro Puliti è dunque intenzionato a imprimere un ulteriore colpo di acceleratore a Saipem che punta, da qui al 2027, a portare poi a circa 50 miliardi l’asticella di nuove commesse – con un terzo del totale nei segmenti low e zero carbon, su cui la società sta consolidando il suo posizionamento –, a far crescere i ricavi a un tasso composto annuo ( Cagr) del 4- 5% nel periodo 2023- 2027, mentre l’Ebitda margin è atteso pari a circa il 12% nel 2027 con un cash flow operativo ( al netto dei canoni di locazione) per circa 3 miliardi di euro, investimenti a circa 1,4 miliardi e dividendi pari a circa il 30- 40% del free cash flow, sempre scomputando i canoni di locazione.
« Il 2023 è stato un anno importante di crescita e consolidamento. Con l’impegno di tutte le persone di Saipem abbiamo conseguito, infatti, l’utile netto più alto degli ultimi dieci anni e chiudiamo il 2023 con una raccolta ordini senza precedenti, pari a 18 miliardi di euro » , ha commentato ieri Puliti, che oggi illustrerà i risultati al mercato insieme al cfo Paolo Calcagnini. Il ceo ha posto quindi l’accento « sul significativo turnaround operativo e finanziario » conseguito dalla società – che ha altresì rafforzato la posizione finanziaria –, e ha evidenziato come il piano strategico e « il contesto di mercato favorevole » consentono ora a Saipem « di puntare a un ulteriore miglioramento degli obiettivi economico- finanziari » e « di guardare al futuro concentrandoci sull’eccellenza nell’esecuzione dei progetti, sulla flessibilità operativa e sull’approccio integrato tra aree di business, ampliando ulteriormente la nostra offerta nei segmenti low e zero carbon » .