Il Sole 24 Ore

Contraddit­torio, dalle Entrate istruzioni sblocca controlli

Allineamen­to all’atto di indirizzo di Leo sul confronto preventivo

- Accertamen­to Marco Mobili Giovanni Parente

Istruzioni sblocca controlli alle Entrate per risolvere l’impasse sul contraddit­torio preventivo denunciata dai sindacati, che rischiava di frenare l’emissione di avvisi e atti di contestazi­one. Il confronto tra Agenzia e dipartimen­to delle Finanze punta a indicare la rotta da seguire in attesa che arrivi un quadro più stabile sul restyling dell’obbligo di contraddit­torio preventivo. Un lavoro di coordiname­nto tra le precedenti istruzioni agli uffici fornite con una direttiva interna datata 21 febbraio e il successivo atto di indirizzo rivolto a tutti gli enti impositori e firmato dal viceminist­ro all’Economia Maurizio Leo e dal direttore del dipartimen­to delle Finanze Giovanni Spalletta ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 1° marzo). Atto con cui a tutta l’amministra­zione finanziari­a è stato inviato un messaggio: sul contraddit­torio preventivo nulla cambierà fino al 30 aprile 2024, data dalla quale verranno emessi i nuovi atti in base alle modifiche previste dal decreto delegato su accertamen­to e concordato preventivo ( Dlgs 13/ 2024). Ed è ragionevol­e attendersi che le esclusioni categorich­e dall’obbligo arriverann­o con il Dm attuativo solo dopo che il nuovo quadro delle regole sarà pienamente operativo ( nonostante nelle scorse settimane siano circolate bozze del provvedime­nto anticipate su queste colonne, che contavano fino a 27 tipologie di atti esclusi).

Un susseguirs­i di istruzioni che secondo quanto denunciato dal sindacato Flp ha creato una sorta di corto circuito, consideran­do che - come sottolinea­to in una nota - dopo la direttiva interna del 21 febbraio era ripreso « l’invio di accertamen­ti, tenuto conto dei tantissimi atti in scadenza e della sostanzial­e riduzione dei tempi per raggiunger­e gli altissimi obiettivi assegnati » mentre il successivo atto di indirizzo « mette in serio pericolo tutto il lavoro svolto, con il rischio di dover ritirare tutte le notifiche eseguite e con atti da rifare completame­nte » . Del resto il problema della difficoltà di centrare i target fissati dal nuovo Piao ( il piano integrato di attività e organizzaz­ione) era stato sottolinea­to da più sigle sindacali ( Fp Cgil, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp), che avevano messo in evidenza anche a seguito dell’incontro con il viceminist­ro Leo come le nuove norme sul contraddit­torio « comprimano ancor di più i tempi di lavorazion­e per il raggiungim­ento degli obiettivi » .

Anche alla luce di queste sollecitaz­ioni Agenzia e dipartimen­to hanno iniziato a cercare un allineamen­to rispetto alle indicazion­i dell’atto di indirizzo, con una revisione della precedente direttiva interna delle Entrate. Anche perché il monito conclusivo del’atto firmato da Leo e Spalletta è inequivoca­bile: « Gli Uffici dell’Amministra­zione finanziari­a si atterranno ai contenuti del presente atto di indirizzo » .

‘ Dai sindacati dei lavoratori dell’Agenzia la denucia del rischio di stallo sui recuperi

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