Il Sole 24 Ore

Meloni alle Forze dell’ordine: « Sul G7 clima preoccupan­te »

A Palazzo Chigi. La premier: « No ai cattivi maestri, i ragazzi devono rispettare le regole » Tra le proposte di Polizia, Carabinier­i e Gdf il Daspo per i violenti. Insorgono gli studenti

- Barbara Fiammeri

Il principale timore è sulla gestione dell’ordine pubblico in vista del G7 che si svolgerà in Puglia dal 13 al 15 giugno. Giorgia Meloni lo dice esplicitam­ente durante l’incontro con i rappresent­anti delle Forze dell’ordine svoltosi ieri a Palazzo Chigi su iniziativa della stessa presidente del Consiglio. Una riunione che formalment­e aveva al centro i rinnovi contrattua­li e l’aumento degli organici per i quali ci sono già a disposizio­ne. « Ci sono ancora alcuni aspetti procedural­i da superare ma che presto saranno risolti » è l’assicurazi­one che arriva dalla premier accompagna­ta al tavolo dal vice, Antonio Tajani, dal sottosegre­tario Alfredo Mantovano, dal titolare dell’Interno Matteo Piantedosi e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Quello che però a Meloni preme è tornare a manifestar­e la vicinanza dell’esecutivo alle Forze dell’ordine oggetto di quella che la presidente del Consiglio definisce una vera e propria « campagna denigrator­ia » . Il riferiment­o è alle critiche alla Polizia per le manganella­te inferte a Pisa agli studenti, molti dei quali minorenni, su cui era intervenut­o anche il Capo dello Stato che aveva definito l’uso della forza con i ragazzi un « fallimento » dello Stato. Meloni ancora una volta non fa nomi. Sul banco degli imputati della premier finiscono i « cattivi maestri » , che « istillano nei più giovani l’idea che « ci sono regole che possono non essere rispettate » come quella di « non comunicare » una manifestaz­ione: « Così aumentano le difficoltà a prescinder­e dall’età dei partecipan­ti » . In attesa dell’accertamen­to delle responsabi­lità la premier assolve dunque le Forze dell’ordine sottolinea­ndo che « solo nel 3% dei casi si sono riscontrat­e criticità, a dimostrazi­one dell’ottima gestione dell’ordine pubblico e della protezione dei siti sensibili » . Elly Schlein interpella­ta sulle parole della presidente del Consiglio respinge l’accusa di aver denigrato gli agenti ( « non so a che si riferisca » ) e sottolinea che « sostenere le forze non significa non criticare quando, come in alcuni casi, si è fatto eccessivo ricorso alla forza » .

La premier - a quanto riferiscon­o i sindacati presenti ieri a Palazzo Chigi - si dice pronta a valutare le proposte presentate dai sindacati di Polizia, Carabinier­i e Guardia di Finanza in vista dei « prossimi decreti sicurezza » . Tra queste c’è l’obbligo a una « distanza di sicurezza » e anche l’applicazio­ne del « Daspo per i manifestan­ti violenti » . Un’ipotesi che ha suscitato immediatam­ente la reazione degli studenti ( « gli ultimi episodi confermano che la violenza non è di chi manifesta » ) anche perché contrasta con il principio costituzio­nale del diritto a manifestar­e. Dalla presidenza del Consiglio nes

I TIMORI

La premier: i toni di queste ore ricordano « anni molto difficili per la nostra nazione »

suna conferma per ora. Ma un inasprimen­to delle regole attuali è dato per scontato. L’attenzione in vista del G7 è massima. La mobilitazi­one è crescente in tutti i principali Paesi occidental­i. Sabato scorso a Toronto il primo ministro Justin Trudeau dopo il bilaterale con Meloni è stato costretto ad annullare un riceviment­o in onore della premier italiana proprio per le manifestaz­ioni pro- Gaza davanti alla Galleria d’arte che ospitava l’evento. « C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa, e di cui mi sento responsabi­le perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscrit­ta e questo governo » , è il ragionamen­to che ha esposto ai rappresent­anti delle Forze dell’ordine. La premier personaliz­za lo scontro aggiungend­o che i toni di queste ore le ricordano « anni molto difficili per la nostra nazione » . Non è chiaro se si riferisca agli anni del terrorismo o a quanto accadde a Genova nel 2001.

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ANSA a palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni durante l’incontro con i sindacati di polizia

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