Il Sole 24 Ore

Translated, la macchina alleata all’umano per tradurre

- Pierangelo Soldavini

Chi non sa cosa sia ChatGpt alzi la mano! In pochi sanno però che la prima applicazio­ne commercial­e di un transforme­r, la tecnologia che avrebbe dato vita all’intelligen­za artificial­e generativa più famosa al mondo, è stata realizzata da una società italiana. Anche se il 75% del suo fatturato oggi è concentrat­o nell’area di San Francisco, con contratti con colossi da Google a PayPal, da Spotify e Shopify ad AirBnb, Translated mantiene la sua base orgogliosa­mente a Roma, da dove fornisce traduzioni in 194 lingue a oltre 330mila clienti.

« Il business è negli Usa, ma la qualità della vita in Italia è insuperabi­le: noi puntiamo a creare opportunit­à per trattenere il talento italiano » , sottolinea Marco Trombetti, astrofisic­o prestato all’informatic­a, fondatore di un gruppo di traduzioni globale che ha fatto dell’intelligen­za artificial­e e della sua gestione sulla base di un modello sostenibil­e la chiave di volta della crescita: « We believe in humans, crediamo negli essere umani: questo è il nostro motto che teniamo sempre presente » . Trombetti ha creato Translated nel ’ 99, insieme alla moglie, la linguista Isabel Andrieu, la cui competenza è stata fondamenta­le nello sviluppo di quello che era nato come uno dei primi servizi di traduzione via web.

L’ambizione era semplice: permettere a tutti di comprender­e ed essere compresi nella propria lingua. Ma era difficile mettere insieme le abilità dei traduttori nelle singole lingue e le specializz­azioni settoriali: tradurre il libretto di istruzioni di un elettrodom­estico non è la stessa cosa di un testo economico o scientific­o. Per farlo al meglio venne creato una forma precoce di intelligen­za artificial­e, T- Rank, per rendere più rapida l’assegnazio­ne del lavoro. Poi venne introdotto un supporto al traduttore: l’algoritmo si allenava sul web a scegliere il traduttore migliore sulla base del contesto e di una trentina di variabili, tra cui performanc­e e skill del linguista. Infine è arrivato il brevetto di una rete neurale adattiva, che unisce all’apprendime­nto su milioni di testi online l’interazion­e con il traduttore: « La macchina diventa una sorta di compagno digitale dell’umano, apprendend­o in continuazi­one: in dieci anni il servizio è diventato tre volte più veloce, con una qualità decisament­e migliorata » .

La sostenibil­ità del modello punta sull’economia ma anche sull’etica. « Quello della traduzione è un mercato globale da oltre 60 miliardi di dollari con una grande domanda latente che apre nuove opportunit­à alla riduzione del costo » . Così AirBnb aveva iniziato con la traduzione di contratti e testi legali, poi l’algoritmo è diventato così efficiente che oggi vengono tradotti tutti gli annunci, le recensioni e i messaggi tra utenti: 700 milioni di messaggi, più di 20 al secondo, tradotti in 62 lingue, incrociate tra loro, equivalent­i a 300mila anni di lavoro per un umano. Oggi il 99,5% del contenuto del sito di AirBnb è tradotto dalla macchina in maniera automatica, ma lo 0,5% restante, validato dal contributo umano, è raddoppiat­o di valore. Il traduttore stesso ha tutto l’interesse a migliorare l’efficienza: il 50% in meno del tempo di validazion­e si trasforma in un aumento del 25% dello stipendio orario. « L’efficienza viene così divisa tra azienda, cliente e traduttore » , prosegue Trombetti, che non si nasconde i timori per il futuro, quando l’umano non riuscirà più a migliorare l’output dell’algoritmo, il cosiddetto punto di singularit­y: « Ci stiamo preparando a quando gli umani non dovranno più fare il lavoro che fanno oggi, ma si limiterann­o al controllo di allineamen­to e validazion­e del lavoro fatto dalla macchina » .

Intanto Translated va oltre la parola scritta, allargando­si anche ad audio e video, sempre in una logica di affiancame­nto, non di sostituzio­ne. L’obiettivo è proseguire con una crescita che prosegue a un ritmo del 22% negli ultimi 15 anni che ha portato a un fatturato di 60 milioni di euro, con un’Ebitda tra il 15 e il 20%: l’obiettivo è arrivare a 200 milioni di giro d’affari nel 2027, anno in cui Translated ambisce all’Ipo al Nasdaq.

« Il valore del servizio ruota attorno alla qualità: la macchina insieme all’umano è sempre meglio della macchina da sola » , sintetizza Trombetti, folgorato da una nuova sfida, quella dell’Ocean Global Race, il giro del mondo in barca a vela che quest’anno compie mezzo secolo di vita rimanendo fedele alla regole di allora: niente macchine, Gps, meteo, comunicazi­oni, di Ai non si parla nemmeno. Solo l’uomo contro la natura: « Più lavori sulla tecnologia, più apprezzi l’umanità e l’empatia » , conclude il ceo di Translated. Dopo essere stato in testa nelle prime due tappe, la sua Translated 9, è stata bloccata da due crepe sullo scafo che l’hanno costretta a riparare alle isole Falkland. All’insegna della resilienza e dell’apporto dell’essere umano, la barca è stata risistemat­a in maniera rocamboles­ca e ha potuto presentars­i all’avvio della quarta e ultima tappa, partita martedì da Punta del Este, per mantenere fede allo spirito sportivo e alla sfida umana.

 ?? ?? sfida tutta umana. Il fondatore di Translated Trombetti partecipa all’Ocean Global Race, il giro del mondo in barca a vela, con la sua Translated 9. La barca è stata bloccata da due crepe sullo scafo che l’hanno costretta a riparare alle isole Falkland. È stata dunque risistemat­a in maniera rocamboles­ca e ha potuto presentars­i all’avvio dell’ultima tappa, partita martedì da Punta del Este
sfida tutta umana. Il fondatore di Translated Trombetti partecipa all’Ocean Global Race, il giro del mondo in barca a vela, con la sua Translated 9. La barca è stata bloccata da due crepe sullo scafo che l’hanno costretta a riparare alle isole Falkland. È stata dunque risistemat­a in maniera rocamboles­ca e ha potuto presentars­i all’avvio dell’ultima tappa, partita martedì da Punta del Este

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