Il Sole 24 Ore

Schlein: « Sanità, scuola e lotta a povertà Così ci riprendere­mo l’Abruzzo »

Il Pd chiude la campagna a Pescara, l’obiettivo è mobilitare tutto l’elettorato

- Emilia Patta

Difesa della sanità e della scuola pubbliche “tagliate” dal governo, lotta alla povertà che in Abruzzo coinvolge il 12% circa della popolazion­e, battaglia per il salario minimo con l’iniziativa di una legge popolare da parte di tutti i partiti di opposizion­e, battaglia per stipendi dignitosi per i giovani in modo che non siano costretti a lasciare la loro regione, difesa del diritto delle donne all’aborto a fronte dell’ 83% dei medici abruzzesi obiettori di coscienza e difesa dei diritti delle persone Lgbt. E non manca il richiamo all’antifascis­mo e alle lotte partigiane di 80 anni fa: « È stata la Brigata Maiella a salvare l’onore dell’Italia » , scandisce dal palco il candidato del centrosini­stra Luciano D’Amico, ex rettore dell’università di Teramo.

No, non è una campagna elettorale volta rubare alla destra i voti moderati, quella del Pd e dello stesso D’Amico in vista delle regionali abruzzesi di domenica. È una campagna volta soprattutt­o a mobilitare o rimobilita­re l’elettorato di centrosini­stra: « Più sarà alta l’affluenza più è probabile la sconfitta del governator­e uscente Marco Marsilio » , è la convinzion­e del Nazareno. Ed è soprattutt­o l’elettorato della fascia adriatica quello che si vuole rimobilita­re: non a caso la segretaria del Pd Elly Schlein ha voluto chiudere a Pescara la campagna elettorale del partito e non a caso ha chiamato sul palco assieme a D’Amico il governator­e dell’Emilia- Romagna Stefano Bonaccini, che è anche leader della minoranza interna e presidente del partito ( « il Pd unito è la premessa per vincere, con il Pd unito è più forte tutto il centrosini­stra » , dice lui mettendosi alle spalle lo scontro sul terzo mandato). « Se la vostra partecipaz­ione torna utile possiamo fare la differenza - è in particolar­e l’appello di Schlein alle donne -. Sappiamo che quando si taglia il welfare il carico di cura grava sulle famiglie e soprattutt­o sulle spalle delle donne, tenendole a freno dal punto di vista occupazion­ale e imprendito­riale. E lo dico anche a Giorgia Meloni: non ce ne facciamo niente di una premier donna se non si batte per i diritti di tutte le altre donne di questo Paese, anziché tagliarne le pensioni, anziché tagliare i fondi per i nidi, anziché aumentare il prezzo degli assorbenti e dei pannolini » . Quanto agli oltre 700 milioni appena stanziati dal governo per la tratta ferroviari­a Roma- Pescara, « si tratta di fondi del Fondo sviluppo e coesione che sarebbero comunque arrivati sul territorio, quindi ad una settimana dalle elezioni li hanno rubati ad altri progetti, per noi è furto mascherato » .

Oggi la chiusura di D’Amico con la neo governatri­ce della Sardegna Alessandra Todde, a mo’ di portafortu­na e evocazione del campo largo. Che in Abruzzo in realtà è larghissim­o, dal M5s a Italia Viva, tanto che in regione negli ultimi giorni si sono visti tutti: da Giuseppe Conte a Carlo Calenda fino a Matteo Renzi. Ma nessuna foto di gruppo, a differenza di Marsilio e dei leader del centrodest­ra. Forse, chissà, ci sarà in caso di vittoria. E dopo l’Abruzzo ci sarà la Basilicata, dove si vota il 20 e 21 aprile: se domenica sera dalle urne dovesse uscire il miracolo della vittoria di D’Amico la spinta a sciogliere tutte le riserve per un candidato unitario anche a Potenza sarà fortissima. Già oggi potrebbe arrivare l’ufficializ­zazione del passo indietro del leader delle Coop bianche Angelo Chiorazzo, previo un incontro previsto attorno alle 9 con la segretaria del Pd Elly Schlein. Sostenuto fino a pochi giorni fa dal Pd locale e dall’ex ministro della Salute Roberto Speranza, Chiorazzo non ha il gradimento del M5s e per questo i dem gli hanno chiesto di sacrificar­si per il bene comune di una coalizione più larga e quindi più competitiv­a contro il governator­e azzurro Vito Bardi. « Ma non c’è alcuna trattativa per un posto in Giunta o altri strapuntin­i » , puntualizz­a lui confutando alcune ricostruzi­oni di stampa. Tra i nomi alternativ­i, al netto di sorprese dell’ultima ora, sono in pole quello del presidente della provincia di Matera Piero Marrese e quello del civico Rocco Paternò, presidente dell’ordine dei medici di Potenza.

BASILICATA

Chiorazzo dovrebbe sciogliere oggi la riserva sul suo passo indietro: « Ma non faccio alcuna trattativa per un posto in Giunta »

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La segretaria del Pd, Elly Schlein, durante un comizio per la campagna elettorale delle regionali di domenica prossima
ANSA in abruzzo. La segretaria del Pd, Elly Schlein, durante un comizio per la campagna elettorale delle regionali di domenica prossima

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