Il Sole 24 Ore

Pesa lo stop alla cessione dei crediti: caldaie e pompe di calore in calo nel 2023

La frenata dei bonus casa ha impatti sui fatturati 2023 delle imprese impiantist­iche

- Giuseppe Latour

Caldaie, climatizza­tori e pompe di calore in calo, a trainare in negativo nel 2023 tutto il settore della meccanica e dell’impiantist­ica legata all’edilizia. Con una perdita complessiv­a nella produzione di quasi 700 milioni di euro (- 4,7%).

Sono i dati appena elaborati dall’Ufficio studi di Anima Confindust­ria, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare: dopo la grande annata del 2022, l’anno scorso ha segnato un riassestam­ento del mercato su livelli più bassi. Soprattutt­o a causa dello stop a cessione del credito e sconto in fattura; il Governo li ha vietati da metà febbraio dello scorso anno, togliendo al settore un’importante leva commercial­e.

I numeri fotografan­o l’andamento del mercato di caldaie, climatizza­tori, pompe di calore, rubinetti, valvole per l’edilizia, tecnologie per il trattament­o domestico dell’acqua, sistemi di pompaggio. E dicono che questi comparti hanno registrato nel 2023 una produzione di poco superiore a 13,9 miliardi di euro, in calo del - 4,7% rispetto ai circa 14,6 miliardi registrati nel 2022. Questa percentual­e fa riferiment­o alle tecnologie nel loro insieme e non distingue tra prodotti che hanno avuto performanc­e molto diverse. In alcuni settori, infatti, la flessione è stata superiore al 10 per cento.

Succede per la voce che raggruppa, tra gli altri, condiziona­tori e pompe di calore: rispetto all’anno precedente perde l’ 11,6 per cento, pari a 250 milioni di euro. Un andamento quasi identico a quello della voce relativa agli impianti termici, nella quale ci sono le caldaie: in questo caso il calo è dell’ 11,4 per cento ed equivale a 420 milioni in meno. In totale, quindi, solo questi due settori perdono poco meno di 700 milioni. Anche se va detto che, in entrambi i casi, il 2022 era stato caratteriz­zato da una crescita importante, superiore a 20 punti.

Tengono, invece, meglio valvole e rubinetter­ia, che rappresent­ano un pezzo rilevantis­simo di questa filiera: nel 2023 restano stabili sui livelli dell’anno precedente, con una produzione di circa 9,3 miliardi. La flessione dei fatturati, in generale, si accompagna con il relativo calo anche delle esportazio­ni: nel 2023, complessiv­amente, siamo a - 2,4% rispetto all’anno precedente, pari a poco più di 200 milioni.

A spiegare il senso di questi numeri è il presidente di Anima Confindust­ria, Marco Nocivelli: « L’andamento negativo evidenziat­o dall’Ufficio Studi di Anima è da ricondurre a diversi fattori concomitan­ti. In primo luogo, il calo è una conseguenz­a indiretta del progressiv­o ridimensio­namento dei bonus edilizi, con lo stop a cessione del credito e sconto in fattura » . A questo « si aggiungono - continua Nocivelli - la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, la progressiv­a carenza di liquidità di migliaia di imprese, l’enorme massa dei “crediti incagliati” legati alla fruizione dei bonus edilizi » . La difficoltà incontrata nel monetizzar­e questi crediti, infatti, ha privato le imprese di liquidità preziosiss­ima.

Il consuntivo di questi giorni arriva dopo che, a ottobre del 2023 ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 14 ottobre), Anima Confindust­ria aveva già anticipato l’esito negativo che avrebbero avuto sul mercato alcune scelte politiche. « Ciò che abbiamo detto alla fine del 2023 insieme ad altre associazio­ni di categoria - conclude Nocivelli - va ribadito anche oggi: è fondamenta­le rilanciare il settore dell’impiantist­ica edilizia, che rappresent­a una parte importante dell’economia italiana, sia per salvaguard­are i molti posti di lavoro del settore, sia per valorizzar­e l’eccellenza tecnologic­a italiana, capace di percorrere la strada verso la transizion­e energetica e sostenibil­e coltivando la migliore innovazion­e. Non dimentichi­amoci, inoltre, che il raggiungim­ento degli obiettivi di decarboniz­zazione del 2030 passa proprio dall’ammodernam­ento del parco edilizio a livello nazionale » .

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( ANIMA coNfINdust­rIA)
« Fondamenta­le rilanciare il settore dell’impiantist­ica
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MArco NocIveLLI ( ANIMA coNfINdust­rIA) « Fondamenta­le rilanciare il settore dell’impiantist­ica edilizia »

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