Bonomi: « Leonardo genio del fare impresa »
Il docufilm « Atlantico » presentato alla Martin Luther King Jr Library
Abbiamo voluto « raccontare l’impresa italiana al pubblico statunitense ». Celebrare Le on ardobr are Leonardo quale straordinario A mquale straordinario Ambasciatore ba sciatore dell’ eccellenza del Paese,dell’eccellenza del Paese ,« tra le figure che meglio incarnano il desiderio e l’ambizione di fare impresa » .
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha descritto così il suo ritorno alla Martin LutherKing Jr. Librar yin occasione della presentazione nella capitale americana di“Atlantico ”, ildocufilm che ha ripercorso « il viaggio Oltreoceano delle tavole di Leonardo » protagoniste della mostra “Imagining the Future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius”. Una mostra pensata da Confindustria e che - grazie al contributo della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e del direttore della Pinacoteca Monsignor Alberto Rocca e con il sostegno dell’Ambasciata italiana e di numerosi partner aziendali-era stata inaugurata nove mesi or sono da Bono mi proprio presso la grande biblioteca pubblic apri o presso la grande biblioteca pubblica di Washington. Per dare eco ad un messaggio che intrecciasse, per un più vasto pubblico, cultura e impresa.
Il luogo prescelto, per la mostra e adesso la proiezione del cortometraggio, non è stato casuale: « La Martin Luther King Public Library è un luogo simbolodiaggregazionesocialeeapprendimento - ha spiegato Bonomi -. Uno snodo culturale vivace e stimolante che Confindustria ha scelto perché riflette perfettamente quella concezione di “cultura” aperta a tutti in cui credono gli imprenditori italiani”.
All’evento è intervenuto il direttore esecutivo della bib li oteca,Richar dR eye sGavilan. « Mai avrei immaginato di poterMai avrei immaginato di poter esporre disegni di Leonardo in questo edificio » , hadichiarato, affermandoche la mostra, ora chiusa, « l’anno scorso ha attirato 25mila visitatori » . La biblioteca ha anche organizzato attività per i bambini legate ai progetti del genio rinascimentale italiano.
L’iniziativa, la prima mostra monografica di Leonardo negli Stati Uniti, ha fatto arrivare a Washington 12 tavole selezionate tra le 1.119 del Codice Atlantico. Il docufilm, a sua volta promosso da Confindustria per la regia di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert e di recente presentato anche in Italia, segue la “trasferta” delle opere. Ma soprattutto, ha sottolineato Bonomi, vuole testimoniare « lo spirito e le ragioni che hanno spinto Confindustria a portare oltreoceano il grande Maestro, simbolo del saper fare italiano e della cultura di impresa » . Ancora: « Vuol essere una riflessione sulla società contemporanea, sul valore degli scambi culturali, sul rapporto tra arte, scienza ed economia. La storia di un viaggio in cui si interseca il richiamo profondo del messaggio di Leonardo che dall’Europa arriva in America, un vero e proprio ponte culturale che abbatte ogni barriera » .
« Nel documentario le ragioni che hanno spinto Confindustria a portare oltreoceano il grande Maestro »
Narrazione e immagini mostrano come« il pensiero e l’ intuizione del grande artista abbiano preso formane i suoi disegni, entrando nella vita quotidiana delentrando nella vita quotidiana delle famiglie americane che, le famiglie americane che, dopo l’ incontro con Leonardo, hanno raccontatole emozioni di chi, il genio italiano, fino a quel mo mentolo aveva solo sognato ». In sala per l’evento due delle famiglie che hanno considerato la mostra una “ispirazione” e hanno partecipato al documentario, LaJoy Johnson- Law e la figlia dodicenne Ab ria, originarie della capitale, eAs hl eyeBrianWiec on ilfigl iodi sei anniLiam, della vicina Fair fax in Virginia.
Quello con l’America è oggi un “ponte” che Confindustria ha rafforzato anche sotto il profilo del business, in omaggio ad una duratura scommessa sulle relazioni transatlantiche e sul ruolo del made in Italy nello strategico mercato americano: dal giugno scorso ha aperto un ufficio di rappresentanza a Washington, parte del disegno Confindustria nel mondo.