Guidesi: « La Regione a Bruxelles per essere utile alle imprese lombarde »
La Lombardia vuole pesare sempre di più in Europa con la forza dei suoi numeri
« Siamo a Bruxelles per certificare, dati alla mano, il nostro protagonismo economico in Europa. È qui che la regione deve muoversi per essere utile alle sue imprese. Senza mai dimenticare che la competitività europea nasce cresce e si consolida non in astratto ma solo partendo da regioni e territori » afferma Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della Lombardia. È approdato ieri a Casa Lombardia, sede della delegazione della regione nella capitale belga, con una folta delegazione formata da tutte le associazioni di categoria lombarde per sottoscrivere un Appello che vuole essere anche il Manifesto del Sistema lombardo sul rilancio della Competitività in tutte le sue possibili articolazioni: tra le tante, incentivi agli investimenti, fondo di garanzia Ue per l’accesso al credito, indipendenza energetica, strumenti adeguati a favorire la transizione ecologica e digitale della manifattura, microimprese, equità fiscale. Nel pieno della campagna elettorale per le europee del 6- 9 giugno, alla vigilia del rinnovo della composizione e dei vertici delle maggiori istituzioni Ue, la Lombardia vuole giocare d’anticipo per pesare sempre di più in Europa con la forza dei suoi numeri e facendo squadra con gli altri tre motori manifatturieri dell’Unione, il Baden- Wuettenberg, la Catalogna e il Rhone- Alpes.
L’obiettivo è creare una grande lobby politica, istituzionale, economica e industriale che diventi una realtà efficiente e ineludibile di cooperazione costruttiva con Commissione e europarlamento, cervelli e motori di tutti i processi legislativi e regolamentari che muovono tenuta e coesione del mercato unico, che fanno e disfano, con buone o cattive regole e standard, la forza o la debolezza della competitività continentale in crisi. Per questo la strategia di Guidesi intende guardare sempre più a Bruxelles e sempre meno a Roma, una scelta che del resto da anni informa quella dei maggiori partner europei che, non a caso, spesso hanno molto più successo dell’Italia nella difesa dei propri interessi nazionali nelle decisioni Ue.
Oggi la Lombardia è la prima regione industriale d’Europa con un valore aggiunto di 80,4 miliardi nel 2019 davanti alle tedesche Stoccarda e Oberbayern. La seconda per dimensione del Pil, 440 miliardi nel 2022, dopo l’Ile de France, 783, e prima dell’Oberbayern, 320. Seconda anche per valore aggiunto del settore industriale, 88 miliardi nel 2021, dopo il Southern irlandese e prima di Stoccarda e Oberbayern. « Le nostre proposte sono fatte di sano realismo, che ruota intorno al confronto costante con i territori. La Commissione uscente li ha ignorati e ha sbagliato, adottando decisioni ideologiche poi tradottesi nel suicidio economico di interi settori, automotive il più clamoroso » denuncia Guidesi che, nella sua dottrina di rilancio della competitività mette al centro reti e alleanze interregionali e intersettoriali su scala europea. Per l’auto pensa a 34 regioni da consorziare, con Baden e Baviera come costruttori e le italiane per la componentistica. Per la chimica sodalizi tra Italia, Olanda e Germania. Scommessa al passo con i tempi.