Gli studenti sperimentano l’innovazione sociale
Quando frequentano l’università, sono pochi gli studenti che si immaginano di lavorare nel non profit, settore spesso associato – nell’immaginario comune – al volontariato o alla filantropia. Eppure molti di loro hanno a cuore le tematiche sociali: il 51,5% dei laureati nell’anno accademico 2022/ 2023 ritiene rilevante l’utilità sociale del lavoro nelle future scelte professionali ( secondo l’elaborazione di Tiresia sulla banca dati di AlmaLaurea). E decine di recenti indagini raccontano quanto siano rilevanti le tematiche ambientali e sociali per la Generazione Z.
Con questa consapevolezza un team di studenti dell’Università Cattolica di Milano ha elaborato il progetto Vivere il Terzo Settore, che ha vinto tre anni fa l’hackathon promossa dal Sole 24 Ore e dall’ateneo milanese stesso. L’idea è far conoscere agli studenti della Cattolica le numerose opportunità lavorative e le diverse professionalità negli enti del terzo settore, nelle cooperative, nelle imprese sociali, nelle fondazioni, negli acceleratori di start up innovative a vocazione sociale. Gli studenti hanno la possibilità di effettuare uno stage in un ente del terzo settore con l’obiettivo di raccontare le migliori pratiche italiane di innovazione sociale, dalla raccolta fondi alla comunicazione, dall’amministrazione all’utilizzo di tecnologie per guidare l’impatto sociale.
Dopo l’avvio sperimentale dell’anno passato, a cui hanno partecipato una decina tra studenti e studentesse, questa settimana entreranno in scena altri stagisti che saranno accolti domani al Sole 24 Ore dal vicedirettore Daniele Bellasio.
Parteciperanno anche gli enti che - per questa seconda edizione – sono Mission Bambini Onlus, SocialFare Impresa Sociale, Fondazione Avsi, Fondazione Dynamo Camp Ets, E4Impact, Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus, Rete del Dono.
Durante lo stage nei prossimi mesi gli studenti produrranno contenuti - articoli, video, post per i social media - che saranno diffusi sul sito nella sezione Sostenibilità ( e poi raccolti in un apposito dossier) del Sole 24 Ore e sui canali social. Il progetto è valorizzato anche attraverso il supporto di TechSoup, impresa sociale che fa parte di un network mondiale impegnato a supportare le non profit nell’adozione e nell’utilizzo della tecnologia.
La divulgazione dei contenuti sotto la supervisione del team ( composto da Nicole Fregapane, Carlotta Marino, Giovanni Negri, Silvia Salice) vuole essere anche uno strumento al servizio degli enti minori, che sono la maggiori parte nell’universo del terzo settore: le piccole realtà, che spesso hanno carenze di personale e di risorse, possono così conoscere e prendere a esempio modelli più strutturati di innovazione sociale.
Il racconto delle buone pratiche grazie alla partnership tra Il Sole 24 Ore e l’Università Cattolica