Il Sole 24 Ore

Finanziame­nto « libero » per il welfare integrativ­o

L’intesa dovrà riprendere le indicazion­i di Corte conti sull’esclusione dai vincoli

- Gianluca Bertagna Salvatore Cicala di

Rilanciare l’attrattivi­tà degli enti locali anche attraverso il welfare integrativ­o.

È uno degli obiettivi principali che dovranno guidare Aran e sindacati nella stesura del nuovo contratto del comparto delle Funzioni locali relativo al triennio 2022/ 2024.

Lo chiede il Comitato di settore delle autonomie locali nella bozza di atto di indirizzo per il rinnovo del nuovo contratto. L’emorragia del personale, che fa perdere oltre 10mila dipendenti all’anno, mette a rischio non solo la possibilit­à di raggiunger­e gli obiettivi strategici prefissati dagli enti locali ( come quelli del Pnrr) ma anche lo svolgiment­o delle mere attività ordinarie.

La scarsa propension­e a partecipar­e ai concorsi banditi dalle amministra­zioni locali e la fuga del personale in servizio ( per mobilità in uscita) verso altri enti o comparti sono il frutto, almeno per una buona parte, di una scarsa attrattivi­tà economica dell’impiego, in confronto agli altri comparti.

È su questa analisi che il Comitato settore chiede di « intervenir­e in modo innovativo sugli istituti del trattament­o economico e del welfare integrativ­o, impiegando tutti i margini utili per potenziare l’interesse all’impiego negli enti attualment­e meno attrattivi » .

Se sul versante economico gli interventi proposti sono diversi ( dai differenzi­ali economici, agli incarichi di elevata qualificaz­ione fino al fondo lavoro straordina­rio), è sul piano delle politiche di welfare integrativ­o che si gioca una fetta importante della partita.

Nel solco tracciato dal ministro per la Pa Paolo Zangrillo nella direttiva madre per i rinnovi contrattua­li del triennio 2022- 2024 ( Sole 24 Ore del 26 gennaio), il documento sottolinea l’importanza del welfare integrativ­o quale strumento per accrescere il benessere organizzat­ivo e lavorativo dei dipendenti, in grado di contribuir­e all’aumento della loro performanc­e e alla realizzazi­one di un clima lavorativo positivo.

La contrattaz­ione nazionale dovrà definire la cornice delle regole ( oggi definita dall’articolo 82 del contratto del 16 novembre 2022) nel cui ambito si cala la contrattaz­ione integrativ­a.

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