Tlc, via ai gruppi di lavoro per rinnovare il contratto e allargare il perimetro
Asstel: serve un negoziato di trasformazione per sviluppare la filiera
Quattro gruppi di lavoro definiranno il percorso di rinnovo del contratto delle telecomunicazioni scaduto alla fine del 2022. Ieri Asstel e i sindacati di categoria ( Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom) si sono incontrati per avviare il negoziato che le aziende hanno voluto chiamare “di trasformazione”. La prima area di sviluppo riguarda l’evoluzione del perimetro contrattuale, la seconda una nuova classificazione dei lavoratori basata su famiglie professionali, il consolidamento del lavoro agile, lo sviluppo di nuovi modelli di organizzazione e di competenze. Il terzo gruppo lavorerà a un’area distintiva nel contratto per supportare la trasformazione delle attività di Crm/ Bpo ( Customer relationship management e Business Process Outsourcing), mentre il quarto sarà dedicato alle tematiche di inclusione, welfare, diversità ed equità.
Nella loro piattaforma che hanno presentato ieri i sindacati hanno avanzato una richiesta economica di 260 euro ( 5 livello), sottolineando che è di vitale importanza rilanciare la competitività di un settore nella cui filiera lavorano più di 200mila persone. Per questo, come ha spiegato la delegazione di Asstel, guidata dal presidente Massimo Sarmi, è però necessaria anche l’attuazione di nuove strategie di business, come l’ingresso in nuovi mercati digitali, ma anche una politica industriale che accompagni le trasformazioni in corso. Uno studio realizzato ad hoc da Kpmg, ha rilevato che le principali direttrici dello sviluppo riguardano Mobile Private Network 5G, Cyber security, Cloud, Big data e Analytics e artificial intelligence. Come ha ribadito Asstel il settore è strategico perché abilita la trasformazione digitale e i processi di innovazione del Paese, grazie alla connettività, alla creazione e allo sviluppo di nuovi servizi digitali ad essa collegati.
Il negoziato prende avvio in uno scenario di mercato in cui l’Europa
I sindacati chiedono alle imprese un aumento di 260 euro e il rilancio della competitività
registra dinamiche di crescita inferiori rispetto alle altre grandi aree mondiali. E l’Italia sta affrontando una fase ancora più difficile, spiega Asstel in una nota. Il settore ha infatti registrato una diminuzione dei ricavi significativa negli ultimi 12 anni e se consideriamo il 2022 è stato anche registrato un saldo negativo di cassa ( Ebitda- Capex) hanno ricordato le aziende ai sindacati: questo anche perché la marginalità è assorbita dagli importanti investimenti necessari nel settore. Se poi andiamo a vedere i singoli gruppi, le riorganizzazioni in corso saranno affrontate caso per caso, ma non a questo tavolo che avrà al centro solo il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.