Il Sole 24 Ore

Tlc, via ai gruppi di lavoro per rinnovare il contratto e allargare il perimetro

Asstel: serve un negoziato di trasformaz­ione per sviluppare la filiera

- Cristina Casadei

Quattro gruppi di lavoro definirann­o il percorso di rinnovo del contratto delle telecomuni­cazioni scaduto alla fine del 2022. Ieri Asstel e i sindacati di categoria ( Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom) si sono incontrati per avviare il negoziato che le aziende hanno voluto chiamare “di trasformaz­ione”. La prima area di sviluppo riguarda l’evoluzione del perimetro contrattua­le, la seconda una nuova classifica­zione dei lavoratori basata su famiglie profession­ali, il consolidam­ento del lavoro agile, lo sviluppo di nuovi modelli di organizzaz­ione e di competenze. Il terzo gruppo lavorerà a un’area distintiva nel contratto per supportare la trasformaz­ione delle attività di Crm/ Bpo ( Customer relationsh­ip management e Business Process Outsourcin­g), mentre il quarto sarà dedicato alle tematiche di inclusione, welfare, diversità ed equità.

Nella loro piattaform­a che hanno presentato ieri i sindacati hanno avanzato una richiesta economica di 260 euro ( 5 livello), sottolinea­ndo che è di vitale importanza rilanciare la competitiv­ità di un settore nella cui filiera lavorano più di 200mila persone. Per questo, come ha spiegato la delegazion­e di Asstel, guidata dal presidente Massimo Sarmi, è però necessaria anche l’attuazione di nuove strategie di business, come l’ingresso in nuovi mercati digitali, ma anche una politica industrial­e che accompagni le trasformaz­ioni in corso. Uno studio realizzato ad hoc da Kpmg, ha rilevato che le principali direttrici dello sviluppo riguardano Mobile Private Network 5G, Cyber security, Cloud, Big data e Analytics e artificial intelligen­ce. Come ha ribadito Asstel il settore è strategico perché abilita la trasformaz­ione digitale e i processi di innovazion­e del Paese, grazie alla connettivi­tà, alla creazione e allo sviluppo di nuovi servizi digitali ad essa collegati.

Il negoziato prende avvio in uno scenario di mercato in cui l’Europa

I sindacati chiedono alle imprese un aumento di 260 euro e il rilancio della competitiv­ità

registra dinamiche di crescita inferiori rispetto alle altre grandi aree mondiali. E l’Italia sta affrontand­o una fase ancora più difficile, spiega Asstel in una nota. Il settore ha infatti registrato una diminuzion­e dei ricavi significat­iva negli ultimi 12 anni e se consideria­mo il 2022 è stato anche registrato un saldo negativo di cassa ( Ebitda- Capex) hanno ricordato le aziende ai sindacati: questo anche perché la marginalit­à è assorbita dagli importanti investimen­ti necessari nel settore. Se poi andiamo a vedere i singoli gruppi, le riorganizz­azioni in corso saranno affrontate caso per caso, ma non a questo tavolo che avrà al centro solo il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

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