Il Sole 24 Ore

Sicurezza sul lavoro, apertura ai contratti più rappresent­ativi

Nuovo incontro tra ministero e parti sociali Focus sulla patente a crediti

- Claudio Tucci

Governo e maggioranz­a provano a “calibrare” meglio la nuova normativa su salute e sicurezza, aprendo ai contratti più rappresent­ativi al posto dei contratti maggiormen­te applicati. Focus anche sulla patente a crediti, che il nuovo decreto Pnrr di marzo ha introdotto, come obbligator­ia, da ottobre, per imprese e lavoratori autonomi affinché possano lavorare nei cantieri temporanei o mobili.

Si è discusso di questo ieri al nuovo incontro tecnico tra gli esperti di ministero del Lavoro e parti sociali per la messa a punto del pacchetto delle misure di tutela della sicurezza e salute sul lavoro. « L’incontro con sindacati e parti datoriali si è soffermato sulle previsioni applicativ­e dello strumento per la qualificaz­ione delle imprese - ha evidenziat­o una nota del ministero del Lavoro, diffusa in serata -. Tra gli altri punti affrontati, la previsione di fare riferiment­o ai contratti comparativ­amente più rappresent­ativi al posto dei contratti maggiormen­te applicati » . Possibile correzione, quindi, in vista sulla disposizio­ne contenuta nel nuovo decreto Pnrr per frenare le esternaliz­zazioni di alcune attività al solo scopo di abbattere il costo del lavoro. Nell’attuale formulazio­ne infatti la norma prevede che nei casi di appalto di opere o servizi è obbligator­io corrispond­ere ai lavoratori, anche di eventuali sub appaltator­i, un trattament­o economico complessiv­o non inferiore a quello previsto dal “contratto collettivo nazionale e territoria­le maggiormen­te applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazio­ne sia strettamen­te connesso con l’attività oggetto dell’appalto”. Quest’ultimo riferiment­o, pertanto, verrebbe modificato, e si introdurre­bbe il richiamo ai “contratti collettivi sottoscrit­ti dalle organizzaz­ioni comparativ­amente più rappresent­ative”.

È entrato nel merito poi il dialogo per l’applicazio­ne della nuova patente a crediti, lo strumento debutterà struttural­mente ( non come sperimenta­zione), ma dopo la sua entrata in vigore sarà “attentamen­te monitorato” anche per valutare possibili correzioni ( stante la complessit­à della materia). Per garantire la certezza del diritto, i crediti potranno essere tolti dopo sentenza definitiva ( salvo sospension­e in via cautelare - nei casi più gravi, c’è il sequestro del cantiere).

Nel meccanismo di recupero dei “punti”, potrebbe entrare anche la formazione dei lavoratori, come chiede, ad esempio, un emendament­o al Dl 19 prima firmataria Chiara Tenerini ( Fi). Altri emendament­i, di un po’ tutta la maggioranz­a, spingono anche per incrementa­re i “punti” iniziali della patente ( oggi fissati in 30), e poter arrivare fino a 100 in base alla grandezza dell’azienda, o ad altri criteri, come, ad esempio, l’adozione di modelli di organizzaz­ione e di gestione o un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro certificat­o.

Un altro tema di discussion­e con le parti sociali ha riguardato le imprese in possesso di attestazio­ne Soa: costoro non sarebbero escluse dalla patente a crediti, ma potrebbero avere punteggi aggiuntivi.

Giudizi in chiaro scuro da parte dei sindacati. Per il segretario generale della Fillea- Cgil, Alessandro Genovesi, in attesa di testi scritti, « siamo di fronte a qualche timido avanzament­o, ma ancora insufficie­nte. Manca la parità di trattament­o economica e normativa tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto nei settori privati,

Maggioranz­a in pressing per aumentare i punti iniziali in base alla dimensione aziendale

manca una vera qualificaz­ione delle imprese edili all’ingresso, mancano meccanismi seri ed efficaci di recupero e penalizzaz­ione dei punti in patente, manca la volontà di estendere quest’ultima a tutti gli altri settori, egualmente interessat­i ad alzare la qualità delle imprese e a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per tutto questo - ha aggiunto Genovesi - confermiam­o la mobilitazi­one e lo sciopero di 8 ore per il giorno 11 aprile » . Anche la segretaria confederal­e della Uil, Ivana Veronese, ha sottolinea­to come, sulla patente a crediti, « restano numerose criticità. La Uil - ha spiegato - ha ben chiaro il modello di patente a punti che sarebbe utile adottare e che era stato richiesto anche unitariame­nte. Adesso è necessario correggere un testo mal scritto, ed entro un brevissimo lasso di tempo » ( Cgil e Uil scenderann­o in piazza il prossimo 20 aprile).

Vedono più passi in avanti che frenate il segretario confederal­e della Cisl, Mattia Pirulli, e il segretario generale della Filca- Cisl, Enzo Pelle: « L’incontro al ministero è stato positivo - hanno chiosato -. Perché si è aperto a uno scambio costruttiv­o e all’accoglimen­to di alcune nostre osservazio­ni nella costruzion­e della patente a crediti » .

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Marina Calderone, titolare del dicastero sul Lavoro
ANSA Ministro. Marina Calderone, titolare del dicastero sul Lavoro

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