Sicurezza sul lavoro, apertura ai contratti più rappresentativi
Nuovo incontro tra ministero e parti sociali Focus sulla patente a crediti
Governo e maggioranza provano a “calibrare” meglio la nuova normativa su salute e sicurezza, aprendo ai contratti più rappresentativi al posto dei contratti maggiormente applicati. Focus anche sulla patente a crediti, che il nuovo decreto Pnrr di marzo ha introdotto, come obbligatoria, da ottobre, per imprese e lavoratori autonomi affinché possano lavorare nei cantieri temporanei o mobili.
Si è discusso di questo ieri al nuovo incontro tecnico tra gli esperti di ministero del Lavoro e parti sociali per la messa a punto del pacchetto delle misure di tutela della sicurezza e salute sul lavoro. « L’incontro con sindacati e parti datoriali si è soffermato sulle previsioni applicative dello strumento per la qualificazione delle imprese - ha evidenziato una nota del ministero del Lavoro, diffusa in serata -. Tra gli altri punti affrontati, la previsione di fare riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi al posto dei contratti maggiormente applicati » . Possibile correzione, quindi, in vista sulla disposizione contenuta nel nuovo decreto Pnrr per frenare le esternalizzazioni di alcune attività al solo scopo di abbattere il costo del lavoro. Nell’attuale formulazione infatti la norma prevede che nei casi di appalto di opere o servizi è obbligatorio corrispondere ai lavoratori, anche di eventuali sub appaltatori, un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dal “contratto collettivo nazionale e territoriale maggiormente applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto”. Quest’ultimo riferimento, pertanto, verrebbe modificato, e si introdurrebbe il richiamo ai “contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative”.
È entrato nel merito poi il dialogo per l’applicazione della nuova patente a crediti, lo strumento debutterà strutturalmente ( non come sperimentazione), ma dopo la sua entrata in vigore sarà “attentamente monitorato” anche per valutare possibili correzioni ( stante la complessità della materia). Per garantire la certezza del diritto, i crediti potranno essere tolti dopo sentenza definitiva ( salvo sospensione in via cautelare - nei casi più gravi, c’è il sequestro del cantiere).
Nel meccanismo di recupero dei “punti”, potrebbe entrare anche la formazione dei lavoratori, come chiede, ad esempio, un emendamento al Dl 19 prima firmataria Chiara Tenerini ( Fi). Altri emendamenti, di un po’ tutta la maggioranza, spingono anche per incrementare i “punti” iniziali della patente ( oggi fissati in 30), e poter arrivare fino a 100 in base alla grandezza dell’azienda, o ad altri criteri, come, ad esempio, l’adozione di modelli di organizzazione e di gestione o un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro certificato.
Un altro tema di discussione con le parti sociali ha riguardato le imprese in possesso di attestazione Soa: costoro non sarebbero escluse dalla patente a crediti, ma potrebbero avere punteggi aggiuntivi.
Giudizi in chiaro scuro da parte dei sindacati. Per il segretario generale della Fillea- Cgil, Alessandro Genovesi, in attesa di testi scritti, « siamo di fronte a qualche timido avanzamento, ma ancora insufficiente. Manca la parità di trattamento economica e normativa tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto nei settori privati,
Maggioranza in pressing per aumentare i punti iniziali in base alla dimensione aziendale
manca una vera qualificazione delle imprese edili all’ingresso, mancano meccanismi seri ed efficaci di recupero e penalizzazione dei punti in patente, manca la volontà di estendere quest’ultima a tutti gli altri settori, egualmente interessati ad alzare la qualità delle imprese e a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per tutto questo - ha aggiunto Genovesi - confermiamo la mobilitazione e lo sciopero di 8 ore per il giorno 11 aprile » . Anche la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, ha sottolineato come, sulla patente a crediti, « restano numerose criticità. La Uil - ha spiegato - ha ben chiaro il modello di patente a punti che sarebbe utile adottare e che era stato richiesto anche unitariamente. Adesso è necessario correggere un testo mal scritto, ed entro un brevissimo lasso di tempo » ( Cgil e Uil scenderanno in piazza il prossimo 20 aprile).
Vedono più passi in avanti che frenate il segretario confederale della Cisl, Mattia Pirulli, e il segretario generale della Filca- Cisl, Enzo Pelle: « L’incontro al ministero è stato positivo - hanno chiosato -. Perché si è aperto a uno scambio costruttivo e all’accoglimento di alcune nostre osservazioni nella costruzione della patente a crediti » .