Il Sole 24 Ore

Europee, Schlein in campo ma nel Pd è rivolta contro i capilista civici

Le critiche in segreteria, da Alfieri a Provenzano: così si penalizza la classe dirigente

- Emilia Patta

« Con varie sfumature tutti nella segreteria hanno chiesto alla segretaria Elly Schlein di candidarsi alle elezioni europee, anche se le formule proposte sono diverse. Lei ne prende atto e ci ragiona, ribadendo che prima di esprimersi dovrà essere chiuso l’impianto generale » .

La modalità risulta un po’ barocca, e ricorda certe note dell’ancien régime durante i comitati centrali del partito comunista, ma durante la segreteria del Pd di ieri - durata circa tre ore - Schlein ha sciolto di fatto le riserve e ha annunciato la sua candidatur­a alle elezioni europee. Un bel passo avanti, consideran­do che la sfida è ormai alle porte e i termini per la presentazi­one delle liste si fanno sempre più stretti. La segretaria, contravven­endo a una prassi consolidat­a nel Pd e ricordata anche dall’ex premier Romano Prodi, correrà in tutte le circoscriz­ioni per un ruolo - quello di eurodeputa­ta - che non andrà a ricoprire. Chiaro che punta su se stessa e sul duello mediatico con la premier Giorgia Meloni ( l’annunciato confronto tv dovrebbe tenersi dopo Pasqua) per trainare consensi e vincere la sfida con il competitor Giuseppe Conte staccando il M5s con una distanza di sicurezza. Il punto non è se, ma dove. Durante la segreteria il responsabi­le organizzaz­ione Igor Taruffi ha esplicitat­o la strategia del Nazareno ( si veda il Sole 24 Ore del 6 febbraio): i posti di capolista nelle cinque circoscriz­ioni andranno a candidatur­e “civiche”, e dunque esterne al gruppo dirigente del partito, mentre la segretaria di candiderà di volta in volta in seconda, terza o quarta posizione. Da qui la levata di scudi di mezza segreteria durante una riunione piuttosto infuocata andata avanti per più di tre ore, complice anche la regola dell’alternanza di genere nelle preferenze: dagli esponenti della minoranza Alessandro Alfieri e Debora Serracchia­ni fino a quelli più vicini a Schlein come Marco Sarracino e Giuseppe Provenzano, l’obiezione è che in questo modo si penalizza tutta la classe dirigente del partito, uomini e donne, « quasi ci vergognass­imo di noi stessi » .

Ma Schlein, anche se si è presa del tempo per decidere se è il caso di fare qualche eccezione, non vuole rinunciare a dare un forte segnale di apertura. Alcuni nomi, come quello di Cecilia Strada e Lucia Annunziata, sono già decisi: per la giornalist­a, in particolar­e, è stato annunciato proprio ieri il posto da capolista al Sud davanti al sindaco di Bari Antonio Decaro, al centro delle polemiche in queste ore per le affermazio­ni del governator­e pugliese Michele Emiliano su un loro incontro con la sorella di un boss mafioso ( che Decaro ha smentito). A Decaro è stata ribadita la solidariet­à e la stima ( « uno dei più bravi sindaci d’Italia » , ha detto Schlein), ma il primo posto resta per Annunziata « non solo perché è una figura di grande valore come giornalist­a ma soprattutt­o per la sua grande conoscenza di politica estera e internazio­nale » . Il caso del Sud è un esempio di quello che accadrà se non ci saranno eccezioni anche nelle altre circoscriz­ioni, a partire da quella del Nord Est dove il governator­e dell’Emilia- Romagna e presidente del partito Stefano Bonaccini vuole correre da capolista. « Se Bonaccini rinuncerà, e con una lista come Stati Uniti d’Europa a tentare di rubarci consensi, che cosa accadrà? » , dicono molti esponenti della minoranza. Intanto lei, in tv a “Di martedì”, ribadisce la linea: « Stiamo costruendo le liste e stiamo costruendo una squadra che metta insieme un’apertura verso la società civile. Accanto a questo, naturalmen­te, le più solide figure di partito... » . La battaglia interna è appena cominciata.

Al Sud capolista Annunziata, secondo Decaro: « È il miglior sindaco d’Italia »

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La segretaria del Pd ha annunciato di fatto la sua candidatur­a alle europee durante la segreteria di ieri, ma non da capolista: i primi posti saranno per personalit­à della società civile
ELLY SCHLEIN La segretaria del Pd ha annunciato di fatto la sua candidatur­a alle europee durante la segreteria di ieri, ma non da capolista: i primi posti saranno per personalit­à della società civile

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