Il Sole 24 Ore

« Il Governo abbassi l’addizional­e sui biglietti »

Lettera per ridurre gli oneri e rilanciare il traffico Borgomeo: « Regole chiare »

- Gianni Dragoni

Inoriginee­ra In origine era latassasul la tassa sul rumore, rumore, introdotta nel 2003: un euro in più su ogni biglietto aereo per un volo in partenza. Mapo i questo balzello è stato ampliatoMa­po i questo balzello è stato ampliato e indirizzat­o anche verso altri usi, perdendo lo scopo originario di risarcire i Comuni dove ci sono gli aeroporti.

Adesso iI passeggeri in partenz adaAdesso iI passeggeri in partenza dagli scali italiani pagano una tassa che va dai 6,5 euro di Milano, dai 6,5 euro di Milano, Torino, Bologna, Catania, Palermo, Bari o Cagliari ai 9 eurodiVene­zia, lapiùcara. la piùcara. Latassavie­ne caricata direttamen­te sul costo del biglietto. È la cosiddetta addizional­e comunale sui diritti di imbarco.

Assaeropor­ti ha inviato ieri una lettera al Parlamento e al Governo, insieme a una proposta di modifica normameaun­a proposta di modifica normativa, con la quale chiede di« abbassare gradualmen­te l’ imposta su tutti gli scali gradualmen­te l’ imposta su tutti gli scali a 2,5 euro per passeggero in partenza, nell’arco di 5 anni, destinando 1,5 euro al Fondo delTr asporto Aereo e 1 euro aial Fondo delTr asporto Aereo e 1 euro ai Comuni aeroportua­li » .

« È un’imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria, finanzia misure estranee al settore » , afferma Assaeropor­ti.

Si è partiti da un euro a passeggero. « Negli anni, provvedime­nti poco chiari e contraddit­tori ne hanno incrementa­to l’importo, a danno della connettivi­tà dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericame­nte all’Inps » , sottolinea l’associazio­ne presieduta da Carlo Borgomeo. « Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizional­e comunale su alcuni scali » .

La tassa non è uguale per tutti. Ogni aeroporto ha la propria tassa e ci sono forti differenze. Ecco quanto si paga su ogni volo in partenza: 9 euro da Venezia; 8,5 euro da Napoli; 7,5 euro da Roma Fiumicino e Ciampino; 6,5 euro da tutti gli altri scali eccetto Trieste, dove è pari a 0 euro, è stata abolita dal 1° gennaio 2024.

Secondo Assaeropor­ti « la proposta di ridurre l’onere a carico delle compagnie, e quindi dei passeggeri, favorirebb­e la connettivi­tà aerea e la competitiv­ità del sistema aeroportua­le nazionale. Al tempo stesso, mantenere le quote destinate al Fondo del Trasporto Aereo e ai Comuni aeroportua­li significa continuare a garantire stabilità al comparto, tutelando i lavoratori, e risorse congrue alle amministra­zioni locali, con un gettito interament­e destinato al settore » .

Nella selva di norme, di recente la legge di Bilancio di quest’anno, la numero 213 del 2023, fa notare Assaeropor­ti, « ha riconosciu­to ai Comuni capoluogo di città metropolit­ana che hanno concluso il periodo di risanament­o la facoltà di incrementa­re l’addizional­e comunale fino a ulteriori 3 euro. Tale disposizio­ne ha altresì abrogato, dal 1° gennaio 2024, l’addizional­e comunale per i passeggeri in partenza dallo scalo di Trieste, ponendo il relativo onere in capo alla Regione Friuli- Venezia Giulia » .

Però il presidente della Regione, Massimilia­no F ed riga, ha abolito lata sha abolito lata s

sa, così a Trieste l’ addizional­e è stata azzerata. La mossa ha provocato un’immediata ricaduta economica. Ryanair ha deciso di sviluppare la propria presenza nell’ aeroporto di Trieste.p riapre senza nell’ aeroporto di Trieste. «Trieste ha rimossola tassa e noia bbiamo aperto subito una base biamo aperto subito una base », ha sottolinea­to il direttore commercial­e dellat oli ne ato il direttore commercial­e della compagnia irlandese, Jason McGuinness. C’è stata qualche polemica tra Trieste e Venezia, che si sente penalizzat­a dall’asimmetria fiscale.

«Le esigenze delle singole a mm in iLe esigenze delle singole amministra­zioni locali-ha commentato il presidente di Assaeropor­ti Carlo Borgome o-di ridimensio­nare o sopprimere latassao, all’opposto, diincremen­tarla per ragion idi bilancio determinan­o o gper ragion idi bilancio determinan­o oggi un quadro precario e frammentat­o, che contraddic­e i più elementari principi della concorrenz­a e condiziona lanepi della concorrenz­a e condiziona­la necessaria attività di programmaz­ione degli operatori » .

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