Il Sole 24 Ore

Ingegneri e analisti dati trentenni guidano l’hub delle polizze digitali

Prima assicurazi­oni cerca 260 figure che si contende con i giganti del tech: nel centro di ricerca 300 sviluppato­ri lavorano su algoritmi e software

- Cristina Casadei

Sviluppato­ri, engineerin­g manager, site reliabilit­y engineers, machine learning engineers e data scientists. Che li cerchi una tech company, è ordinaria amministra­zione, ma che li cerchi una compagnia assicurati­va, soprattutt­o se sono 260 - quasi un terzo dei suoi lavoratori - e la maggior parte sono destinati a un hub di ricerca e sviluppo, fa sorgere la domanda: è una tech o una insurance company? Prima Assicurazi­oni, come ci racconta il suo ceo, George Ottathycal, è un po’ tutte e due: « La nostra è una compagnia nativa digitale, nata nel 2013 e attiva dal 2015. La sua struttura, agile nelle dimensioni e nell’organizzaz­ione del lavoro è decisament­e più simile a quella di una tech company. Quello che ci distingue è l’approccio analitico che permette la semplifica­zione di tutta la parte operations, a vantaggio del cliente finale in termini di esperienza e di abbattimen­to dei costi. Il business, però, è quello assicurati­vo, dove abbiamo rivoluzion­ato il rapporto tra cliente e assicurazi­one grazie a tecnologia e digitale. Come agenzia assicurati­va siamo specializz­ati in polizze auto, moto, furgoni, casa, famiglia e infortuni » . A contraddis­tinguere Prima, però, è anche l’applicazio­ne del contratto collettivo nazionale del commercio e il modello che prevede la distribuzi­one delle polizze di alcune compagnie riassicura­tive internazio­nali sia online, attraverso il proprio sito web, sia attraverso broker e agenti.

La talent base, il gruppo iniziale di talenti che ha contribuit­o allo sviluppo della società, è costituita da profili di data scientist e legati al mondo engineerin­g e, sul mercato del lavoro, i competitor con cui la società si è confrontat­a sono più tra i giganti del tech che tra le compagnie assicurati­ve. A fine 2023 in Prima lavoravano 900 persone, in crescita a due cifre rispetto al 2022 e con un’età media di poco più di 30 anni: di queste 750 sono in Italia. Nel 2024 la società aumenterà la forza lavoro di 260 dipendenti con cui arriverà a 1.200 dipendenti in totale, di cui mille nel nostro Paese e gli altri tra Spagna e Uk. Considerat­o il turn over, per arrivare a 260 assunzioni nette, significa farne almeno 300 “lorde”. Qualunque sia la loro sede di lavoro, a tutti viene data la possibilit­à di lavorare in maniera ibrida, in parte in ufficio, in parte da remoto, ma anche totalmente da remoto, per venire incontro alle esigenze di profession­isti, soprattutt­o Data Scientist e Data Analyst, che sono sempre più essenziali per la crescita del settore assicurati­vo, ma che sono sempre più difficili da trovare e poco “fedeli”. « Una delle nostre sfide è stata di crescere raddoppian­do i dipendenti di anno in anno - dice Ottathycal -. Per farlo, data la scarcity sul mercato, abbiamo dovuto lavorare in varie direzioni e il nostro modello full remote ci ha consentito anche di attingere a bacini di talenti internazio­nali. Del resto i team di lavoro sono spesso internazio­nali e quando si ha un gruppo dove ci sono 5 italiani, 2 inglesi e 3 spagnoli tutti lavorano da remoto » . L’hub internazio­nale diffuso di Ricerca e Sviluppo di Prima « è più un concetto virtuale che fisico - afferma Ottathycal - ed è il laboratori­o dove nasce l’innovazion­e di Prima: è qui che 300 sviluppato­ri sperimenta­no e perfeziona­no i nostri algoritmi e software proprietar­i e fatti in casa al 100%, per creare “l’assicurazi­one del futuro” » . Con questa struttura la società nel 2018 ha chiuso uno tra i più importanti round di finanziame­nto nel venture capital, pari a 100 milioni di euro, sottoscrit­ti da Goldman Sachs e Blackstone Group. Con il riassetto azionario del 2022, un altro fondo globale di investimen­to Carlyle è entrato nel capitale dell’azienda. Ad oggi la compagine azionaria vede una quota del 48% che fa capo ad Alej e TDA, ( società controllat­e dall’investitor­e Teodoro D’Ambrosio, tra i founder di Prima), una quota del 27% che fa capo a Blackstone, del 15% a Goldman Sachs e del 2% a Carlyle. Il restante 8% è in capo ad altri azionisti, anche tra i top manager, molti dei quali sono cresciuti con la società.

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Col nuovo piano di assunzioni Prima assicurazi­oni passa da 900 a 1.200 lavoratori: l’età media è 30 anni
la crescita. Col nuovo piano di assunzioni Prima assicurazi­oni passa da 900 a 1.200 lavoratori: l’età media è 30 anni
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Assicurazi­oni
GEORGE OTTATHYCAL È il ceo di Prima Assicurazi­oni

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