Il Sole 24 Ore

Per la riforma del Tuf Testo entro l’autunno

Prima riunione plenaria del gruppo di lavoro istituito da Giorgetti

- Giovanni Negri

Mentre da oggi sono in vigore le nuove regole di diritto societario e finanziari­o introdotte dalla legge capitali, sono già partiti i lavori dei gruppi istituiti dal ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti per la riforma del Tuf. Una riforma prevista dalla medesima legge sia sul versante mercati sia sul versante società di capitali e con un’area di intervento estremamen­te ampia.

La prima riunione plenaria, aggiornata poi a metà aprile, è servita per avviare l’individuaz­ione dei punti da modificare, tenuto conto di una tabella di marcia che non potrà che essere assai stringente.

Il tempo a disposizio­ne per la redazione del decreto delegato è infatti di un anno, ma la prima redazione di una bozza di articolato dovrà essere pronta per l’inizio di autunno.

Le direttrici, almeno quelle di massima, puntano sulla semplifica­zione della disciplina attuale, per quanto possibile, senza indebolire il livello di tutela del risparmio, individuar­e forme innovative di accesso al capitale di rischio e favorire forme di finanziame­nto tarate per le piccole e medie imprese, costruire meccanismi di governance in grado di rendere attrattive le nostre imprese per gli investitor­i internazio­nali, facilitare il passaggio dalla quotazione sui mercati non regolament­ati a quelli regolament­ati, rivedere le regole in materia di attività di investimen­to privato per favorirne la massima diffusione.

Di indiretto impatto sul mondo delle profession­i anche la esplicita competenza della riforma a ridisegnar­e il sistema dei controlli interni « eliminando sovrapposi­zioni o duplicazio­ni nelle funzioni e strutture di controllo e individuan­do altresì adeguate forme di coordiname­nto e di scambio di informazio­ni per un più efficace contrasto delle irregolari­tà rilevate » .

Sul piano struttural­e il gruppo di lavoro predispost­o dal ministero dell’Economia è estremamen­te articolato e prevede l’istituzion­e di un comitato di coordiname­nto con la presenza di giuristi come Daniele Santosuoss­o, Andrea Zoppini, Paola Severino, Marco Ventoruzzo. Al comitato fanno riferiment­o due gruppi tecnici, uno per gli emittenti e uno per i mercati: del primo fanno parte tra gli altri professori come Niccolò Abriani, Marina Brogi e Michele Siri; del secondo, docenti come Filippo Annunziata, Eva Desana e Mirella Pellegrini.

Tra i settori di intervento forme di finanziame­nto, governance e sistemi di controllo interno

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