Il Sole 24 Ore

Nasce Domus Artium Reserve: sinergie tra enologi, chef e artisti

- Emiliano Sgambato

Due enologi d’eccellenza come Riccardo Cotarella e Michel Rolland, assieme ad Antonio Galloni, uno dei big della critica internazio­nale, per la selezione dei vini. Assieme a chef stellati di fama mondiale come Carlo Cracco, Thomas Keller e Yannic Alléno. A cui si aggiungera­nno membri dallo “star system” ed esperti di arte e viaggi. È con questa squadra di soci d’eccezione che l’ideatore Barrett Wissman – presidente dell’agenzia di management artistico Img Artists – ha presentato in un ottimo italiano ( è uno statuniten­se grande amante del nostro paese) il progetto “Domus Artium Reserve”.

Si tratta di un’iniziativa ambiziosa – in realtà tutta ancora da definire nei dettagli e nell’espression­e concreta delle sue potenziali­tà, dicono gli stessi fondatori – che vuole andare ben oltre l’idea del classico wine club ( è prevista comunque una membership esclusiva solo su invito) e del turismo enogastron­omico, unendo il mondo del vino a quello dell’alta cucina e a quello dello spettacolo, della musica, dell’arte e dei viaggi. Il tutto facendo dialogare eccellenze enogastron­omiche spesso invece messe in competizio­ne, come quelle di Francia e Italia. Alcuni vini targati Domus Artium Reserve o selezionat­i dai suoi esperti sono già online, ma l’inedita collaboraz­ione tra Cotarella e Rolland porterà alla realizzazi­one di un’etichetta su base comune francese e italiana, già battezzata “Four Hands” ( Quattro Mani). Non solo, e anzi soprattutt­o: i due enologi metteranno a disposizio­ne dei membri del club la loro esperienza di “top winemaker” per la creazione di nuovi vini creati ad hoc per i membri del sodalizio.

« Per me è un sogno che si realizza. In tutti i festival che ho ideato o a cui ho partecipat­o nel mondo – ha detto Wissman – mi sono sempre chiesto come potevo rendere quell’esperienza davvero originale e coinvolgen­te con i migliori talenti delle arti, ma anche dell’enogastron­omia, e il tutto nelle location più esclusive con il supporto di grandi nomi. E quando Riccardo e Michel hanno detto che sarebbero stati disposti a produrre vini con i nostri soci ho capito che avevamo qualcosa di unico, senza precedenti da cui iniziare. Unire i talenti e le cose belle del mondo porta sempre a buoni risultati e bisogna sempre cercare nuovo pubblico per diffondere la cultura del vino e del buon cibo » .

« Pensavo di aver visto tutto nel mondo del vino – ha detto Cotarella – ma questo progetto è entusiasma­nte, porterà visibilità ai territori italiani e di certo ne abbiamo bisogno » . Ruolo importante avranno anche gli chef che saranno coinvolti nei progetti e non certo solo con le loro ricette: « Vogliamo accrescere il ruolo della ristorazio­ne come veicolo per raccontare le eccellenze del vino e del cibo. Chi ci viene a trovare dimostra sempre una grande curiosità in questo senso » , ha detto Cracco.

Riccardo Cotarella e Michel Rolland lavorerann­o insieme e studierann­o bottiglie ad hoc per i soci

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