Il Sole 24 Ore

Fondo nuove competenze verso la terza edizione

Dote di 800 milioni agli accordi per la crescita delle competenze dei lavoratori

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È in arrivo la terza edizione del Fondo nuove competenze ( Fnc), con una dote di 800 milioni, a sostegno delle imprese che devono adeguarsi a nuovi modelli organizzat­ivi e produttivi, in risposta alle transizion­i ecologiche e digitali, attraverso la formazione di nuove competenze per i propri lavoratori.

L’annuncio è stato fatto dal ministero del Lavoro che, in risposta ad un’interrogaz­ione di Tiziana Nisini ( Lega) ieri in Aula alla Camera sui tempi del nuovo bando, ha spiegato che a breve sarà attivato un « tavolo di governance con le associazio­ni datoriali e i sindacati, per valutare gli esiti delle due precedenti edizioni, e far fronte alle necessità delle imprese » . Il ministero del Lavoro si è impegnato ad « avviare nel più breve tempo possibile i passaggi per rendere operativa la terza edizione del Fondo nuove competenze » .

Con questo strumento, nato nel 2020 per contrastar­e le restrizion­i causate dalla pandemia da Covid19, vengono riconosciu­ti contributi finanziari ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazi­one dell’orario di lavoro destinati a percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori. Il Fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro

‘ Il ministero del Lavoro si è impegnato a convocare a breve un tavolo con le parti sociali sulle criticità

destinate a frequentar­e corsi di formazione, fornendo ai lavoratori l’opportunit­à di acquisire nuove o maggiori competenze senza penalizzaz­ioni economiche.

Anpal, l’ex Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, ha emanato due avvisi per l’utilizzo delle risorse del Fondo; il primo, in via sperimenta­le, nel 2020- 21 con un finanziame­nto di 730 milioni, e il secondo nel 2022 rifinanzia­to con 1 miliardo ( a cui sono stati aggiunti 600 milioni di euro con provvedime­nti legislativ­i successivi). Per la terza edizione, un ulteriore finanziame­nto di 800 milioni è previsto nell’ambito del nuovo Programma nazionale Giovani, donne e lavoro per un investimen­to complessiv­o pari a quasi 5,1miliardi di euro, tra Fse+ e cofinanzia­mento nazionale.

Con una proroga è stata estesa anche al 2023 la possibilit­à di accedere al Fondo, attraverso specifiche intese di rimodulazi­one di parte dell’orario di lavoro per permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze. Il problema è che ci sono ancora molte domande in stand by, ma dal ministero del Lavoro hanno assicurato che « tutte le istanze conformi sono state istruite e definite con il supporto di Sviluppo Italia lavoro, le istanze non ancora definite presentano problemi formali, ma i casi specifici saranno risolti entro aprile » . L’ultimo report relativo alla metà del 2022 evidenziav­a il coinvolgim­ento di 708mila lavoratori.

« Bene che ci sia il tavolo con le parti sociali per superare le criticità emerse nelle scorse edizioni - ha commentato Tiziana Nisini-, in settori come il turismo che vive di stagionali­tà ed elevato turn over e non può utilizzare appieno il Fondo che rappresent­a un valido strumento per aziende e lavoratori » .

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