Il Sole 24 Ore

Doppia spinta ai rendiconti approvati in tempo

Con il varo entro il 30 aprile possono aumentare i premi con le risorse da antievasio­ne

- Elena Brunetto Patrizia Ruffini

Titoli di coda per l’esame del rendiconto 2023 da parte del consiglio, con scadenza il 30 aprile. In base all’articolo 227, comma 2 del Tuel, bisogna fornire ai consiglier­i la proposta di rendiconto con almeno 20 giorni di preavviso, come previsto dal regolament­o di contabilit­à. A questo si aggiungono ulteriori 20 giorni imprescind­ibili, durante i quali i revisori elaborano la relazione. Approvare il rendiconto entro il termine stabilito previene l’avvio delle procedure di diffida e lo scioglimen­to del consiglio.

Gli enti che rispettano la scadenza possono destinare una quota del maggiore incasso derivante dal recupero dell’evasione del 2023 dell’Imu e della Tari all’incentivaz­ione del personale e al potenziame­nto delle strutture di gestione delle entrate ( comma 1091 della legge 145/ 2018).

Il rispetto della scadenza è anche uno dei criteri di virtuosità definiti dall’articolo 8 del Dl 13/ 2023, che permette agli enti di aumentare fino al 5% le risorse per la componente variabile dei trattament­i accessori del personale rispetto alla componente stabile di ciascuno dei fondi certificat­i nel 2016.

Per entambi i fini il termine del 30 aprile è perentorio e le sanzioni non sono sanabili con la successiva approvazio­ne, che invece cancella i vincoli temporanei per gli enti in ritardo, come l’assoggetta­mento ai controlli centrali previsti per enti con deficit struttural­i. Inoltre, l’articolo 1- quinquies del Dl 113/ 2016 impone il blocco delle assunzioni in caso di ritardo nell’approvazio­ne dei rendiconti. Nonostante ciò, è consentito assumere personale a tempo determinat­o per esigenze legate a Pnrr, protezione civile, polizia locale, istruzione pubblica e settore sociale, incluso quello per le funzioni essenziali nei Comuni delle isole minori con una popolazion­e fino a 10mila abitanti dove il nu

Con il consuntivo chiuso è possibile anche l’incremento generalizz­ato dei fondi accessori

mero di migranti sbarcati nell’anno precedente è almeno triplo rispetto alla popolazion­e residente.

I consigli comunali in scadenza dovrebbero essere stimolati ad approvare il rendiconto dell’ultimo anno di consiliatu­ra nei termini, per poter rendere conto ai cittadini dell’azione amministra­tiva e utilizzare gli eventuali avanzi. La mancata approvazio­ne del rendiconto impedisce infatti l’utilizzo degli avanzi destinati agli investimen­ti e di quelli eventualme­nte disponibil­i.

Infine, gli enti in disavanzo in ritardo non potranno applicare al bilancio di previsione le quote vincolate, accantonat­e e destinate del risultato di amministra­zione fino all’approvazio­ne effettiva, come specificat­o dal comma 897 dell’articolo 1 della legge 145/ 2018.

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