Il Sole 24 Ore

Formula E, le nuove auto elettriche più green e più veloci di una F1

Sui prototipi al lavoro Marelli e l’aostana Podium Advanced Technologi­es

- Marco Bellinazzo

La Gen3 Evo, la nuova monoposto del campionato mondiale di auto elettriche, svelata ieri a Monte Carlo dalla Formula E e dalla Federazion­e automobili­stica internazio­nale ( Fia), sarà capace di accelerare da 0 a 100 km in 1,82 secondi, il 30% più velocement­e di un’attuale vettura di F1 e potrà raggiunger­e una velocità massima di 321 chilometri orari.

La Gen3 Evo debutterà l’anno prossimo, nella stagione 11 del mondiale, e segna, come ha sottolinea­to, Jeff Dodds, ad di Formula E, « un salto significat­ivo nella tecnologia delle corse elettriche » , in attesa di vedere poi l’esordio nel 2026 della Gen4. Già nelle Gen3 Evo è presente la mano di un’azienda italiana, Marelli che ha messo a punto il motore elettrico anteriore, il cui scopo non sarà solo quello di permettere il recupero di energia come nella auto Gen3, ma di consentire in alcune fasi della corsa alle monoposto una trazione integrale. A lavoro, per la Ge 4 c’è anche la Podium Advanced Technologi­es, azienda della Valle d’Aosta, con sede a Pont- Saint- Martin.

La Podium, infatti, dopo aver assicurato a Ducati la fornitura di sistemi di batterie per il campionato del mondo MotoE, dal 2026 realizzerà anche sistemi di batterie ad alte prestazion­i per la Formula E, consolidan­dosi come il punto di riferiment­o del motorsport globale.

Tornando alla versione della Gen3 Evo della Formula E, gli aggiorname­nti tecnici consegnano alle case automobili­stiche impegnate nel circuito, vetture più veloci e più agili, con prestazion­i che migliorano del 2% quelle delle attuali monoposto, pari a un giro di qualifica più veloce di circa 2 secondi su una pista come quella di Monaco ( dove sabato 27 aprile si corre la tappa numero 8 del mondiale 2024).

Si va da un telaio progettato per essere più robusto e più aerodinami­co alla trazione integrale, novità assoluta per una monoposto di Formula E, che sarà disponibil­e durante i duelli di qualificaz­ione, le partenze di gara e l’attack mode ( il surplus di potenza di 25 kW che può essere utilizzato in gara da tutti i piloti per un numero limitato di volte, a partire dal secondo giro), in modo da rendere le gare più emozionant­i sia per i piloti che per i fan.

La Formula E, dunque, continua a crescere in termini di interesse, di sponsor, di pubblico e di fatturato, con il record registrato nel 2022 a 181 milioni, ma i costi sono ancora prepondera­nti e il deficit nell’ultimo bilancio ha raggiunto i 65 milioni ( per un totale di 242 milioni di rosso accumulato dal 2013, destinato a salire con i risultati del 2023).

Tuttavia, l’esperienza e il knowhow acquisti con l’attività di monoposto a zero emissioni e con motori elettrici che hanno un’efficienza superiore al 90 per cento, che supera del 40% quella tipica dei motori a combustion­e interna, rappresent­ano un surplus per gli 11 team in gara, appartenen­ti ad alcune delle principali case automobili­stiche impegnate nella transizion­e green dalla Jaguar- Red Bull alla Nissan, dalla Porsche agli indiani di Mahindra, dai cinesi di Lisheng Sports alla Maserati ( Gruppo Stellantis).

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