Il Sole 24 Ore

Fisco e lavoro, Meloni vede le parti sociali

Con il Dl coesione nuova governance e 43 miliardi per politiche sociali e di lavoro

- Marco Mobili Claudio Tucci

Con il decreto Coesione e la riscrittur­a della governance dei relativi fondi arriva una spinta importante al lavoro.una spinta importante al lavoro. Sul Sul piatpiatto ci sono 43 miliardi della programmaz­ione 2021-27(27 (acui aggiungere le risorse nazionali) da destinare a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese. E non solo regionali: con il co- finanziame­nto nazionale i fondi arrivano a quota 74 miliardi. Il provvedime­nto, atteso martedì sul tavolo del consiglio dei ministri, frutto di un importante lavoro di rifinitura e di confronto con Bruxelles portato avanti dal ministro Raffaele Fitto, sarà illustrato, a Palazzo Chigi, il giorno prima alle parti sociali direttamen­te dalla prima alle parti sociali direttamen­te dalla premier, Giorgia Meloni.

Si punterà su sgravi assunziona­li ( decontribu­zione Sud) e formazione, come ha lasciato intendere ieri la titolare del Lavoro, MarinaCald­erone. « Prestissim­o avremo degli altri interventi che saranno proprio volti da un lato a sostenere le aziende che assumono(aziende che assumono( si veda pagina 3), dall’altro a dare alle imprese e ai lavoratori gli strumenti per intercetta­re quelle che sono le sfide del futuro che parl anodiche sono le sfide del futuro che parlano di competenza » , ha detto Calderone alla conferenza programmat­ica di Fratelli d’Italiainsc­ena, finoadoman­i, aPescara.

Del resto, come anticipato sul Sole 24 Ore ( il 24 aprile) in tre anni l’Italia ha speso meno dell’ 1% dei fondi Ue 202127, ed è quindi necessario accelerare. Alle parti sociali, molto probabilme­nte, la premier Meloni confermerà anche l’impegno a proseguire sulla riduzione del cuneo ( nella forma rafforzata fino a 7 punti in meno, in vigore fino a dicembre) e sul bonus lavoratric­i mamme ( per quelle con due figli la detassazio­ne vale solo quest’anno).

Si parlerà anche di un sostegno alle famiglie a basso reddito. Nell’ultima versione raccontata sul nostro sito internet, si ragiona su un bonus di Natale fino a 100 euro per i nuclei monoreddit­o, cioè con un lavoratore dipendente con redditi fino a 28mila euro e almeno un figlio a carico. Allo studio anche un restyling dei premi di produttivi­tà, dal 2025, con il ritorno all’aliquota del 10% ( fino a 3mila euro). Ma si amplia il raggio d’azione, lasciando il tutto in mano alla contrattaz­ione collettiva.

Calderone: « In arrivo sgravi per le aziende che assumono e formazione per le sfide del futuro »

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