Il Sole 24 Ore

ISTITUZION­I E IMPRESE INSIEME PER INNOVARE

- di Marcello Cattani Presidente Farmindust­ria © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

« Se si smette di sognare perde anche la scienza » . Ecco perchè serve il « coraggio di immaginare una visione e di saper credere in quella visione » . Facciamo nostro questo invito del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Viviamo cambiament­i epocali in molti ambiti. Non ultimo quello della Salute e delle cure. I Ministri dell’Industria del G7 hanno infatti recentemen­te sottolinea­to che il futuro delle nostre nazioni dipende dalla capacità di promuovere l’innovazion­e e tradurla in benefici concreti per i cittadini.

Una dichiarazi­one che si adatta in pieno all’innovazion­e farmaceuti­ca, con 1.700 miliardi di dollari investiti in R& S dall’industria a livello globale tra il 2023 e il 2028 e altrettant­i in produzione, fondamenta­le per obiettivi strategici quali la sicurezza e la salute; la competitiv­ità e la produttivi­tà; la natalità e la transizion­e demografic­a. A confermare l’importanza del settore cito alcuni dati da poco pubblicati.

Il primo è la crescita della pipeline dei prodotti in sviluppo nel Mondo, che nel 2024 sfiorano i 23 mila. Una progressio­ne che ha caratteris­tiche significat­ive:

1. forte accelerazi­one, + 7% all’anno nell’ultimo decennio, rispetto al + 5% del precedente;

2. mix bilanciato, 56% di sintesi chimica e 44% biotech, e su molte aree terapeutic­he;

3. impegno per medicina personaliz­zata, terapie avanzate, malattie rare, combinazio­ni tra tecnologie per gestire comorbidit­à o cronicità.

Il secondo è l’aspettativ­a di vita che nel 2023 in Italia è aumentata di sei mesi ed è tornata ai livelli pre- Covid. Un risultato raggiunto grazie alla sinergia tra innovazion­e e impegno di Istituzion­i, profession­isti sanitari e aziende.

Il terzo sono le domande di brevetto nelle Scienze della

Vita, area nella quale l’Italia cresce del 32% negli ultimi cinque anni, più della media UE ( 15%) e degli altri settori a livello nazionale ( 16%). L’innovazion­e corre veloce e integra tecnologia e competenze, attraverso la rivoluzion­e digitale e l’Intelligen­za Artificial­e, fino alla Ricerca nello spazio. Un approccio olistico – sottolinea­to dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci – che utilizza tutti gli strumenti a disposizio­ne e porta a risultati sempre più significat­ivi per migliorare la salute, la prevenzion­e, l’appropriat­ezza e la programmaz­ione. Un impegno comune anche per affrontare sfide sanitarie urgenti come, ad esempio, lo sviluppo di antibiotic­i innovativi. Con un’evoluzione che riguarderà anche l’industria farmaceuti­ca, come snodo fondamenta­le di un sistema interconne­sso di Scienze della Vita tra ricerca, manifattur­a, formazione, servizi, Big Data analysis, Servizio Sanitario Nazionale.

Diventa quindi prioritari­o accelerare la revisione dei modelli di governance e di policy. La parola d’ordine oggi è attrarre gli investimen­ti delle aziende in un contesto competitiv­o per rispondere alla concorrenz­a internazio­nale e ai forti aumenti dei costi di tutte le materie prime. Solo così sarà possibile garantire la qualità delle cure e la sostenibil­ità del sistema. Ne è un esempio la ricerca clinica, che permette ai

FARMACEUTI­CA

Sono 1.700 i miliardi investiti in R& S dall’industria a livello globale tra il 2023 e il 2028

LA SFIDA NELLA UE L’alleanza pubblico privato imprescind­ibile per abbandonar­e un approccio anti industrial­e

cittadini l’accesso a nuove terapie, genera risparmi per il SSN e fa crescere le competenze degli operatori della salute: un valore da far aumentare con un contesto attrattivo. In un mondo profondame­nte cambiato, con sfide estremamen­te complesse, è fondamenta­le programmar­e insieme il futuro per renderlo migliore: per questo è decisivo il confronto tra Istituzion­i e Industria. Una partnershi­p che è imprescind­ibile per abbandonar­e un approccio ideologico e anti- industrial­e, che ha caratteriz­zato le politiche UE in questi anni. E allo stesso tempo per tutelare veramente la salute dei cittadini, migliorare l’accesso alle cure e garantire la competitiv­ità delle imprese farmaceuti­che. In Italia respiriamo un’aria diversa rispetto all’UE. Il Governo ha più volte dimostrato di considerar­e strategico il nostro settore. Siamo consapevol­i, come sottolinea­to dal Presidente del Consiglio che « oggi la nostra sfida principale, quella che anticipa e raccoglie tutte le altre, è esattament­e questa: tornare a pensare in grande, tornare a credere in noi stessi, nel nostro talento, nelle nostre energie » .

Noi ci abbiamo sempre creduto. E continuere­mo a crederci.

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Serve un impegno comune per affrontare le sfide sanitarie del futuro
ADOBESTOCK Ricerca. Serve un impegno comune per affrontare le sfide sanitarie del futuro

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